Tempi duri per i ladri d’auto statunitensi. General Motors ha messo a punto un nuovo servizio di localizzazione satellitare che consentirà non solo di individuare in caso di furto la posizione della propria auto, ma anche di bloccarne da remoto il movimento. GM OnStar , attualmente, lavora come un classico antifurto satellitare: ogni mese individua circa 800/900 auto rubate. Ma dal 2009 disporrà di una nuova centralina capace di interagire direttamente con il motore.
In pratica, una volta denunciato il furto alla centrale operativa verranno contattate le Forze dell’ordine. Individuato il mezzo – tramite GPS – gli agenti potranno intervenire ed eventualmente richiedere il blocco del motore. Ovviamente l’azione remota di controllo attuata dalla centrale operativa sarà graduale: l’auto inizierà a rallentare e poi si fermerà definitivamente.
Come riporta Associated Press, il servizio OnStar di nuova generazione sarà disponibile dal 2009 su 20 modelli, e poi in futuro sull’intera linea GM.
“Questa tecnologia praticamente sottrarrà il controllo del motore al ladro”, ha spiegato Chet Huber, Presidente di OnStar. “Ogni altra parte del veicolo continuerà a funzionare regolarmente. Compresi sterzo e freni”.
General Motors, inoltre, sta valutando la possibilità di registrare un messaggio di alert che possa avvertire il ladro dell’opzione di blocco del motore. Huber ha aggiunto che potrebbe essere segnalato anche l’arrivo della Polizia, sempre sfruttando l’impianto audio integrato.
I cinque milioni di abbonati OnStar si sono detti favorevoli all’iniziativa: l’ultimo sondaggio ha confermato che il 95% gradirebbe la nuova funzione. Huber, comunque, ha ribadito che si tratterà di un’opzione e non di un obbligo.
L’abbonamento OnStar, in versione completa, costerà 16,95 dollari al mese o 199 dollari in un’unica soluzione. “Questa nuova tecnologia regala un certo vantaggio a GM rispetto ai competitor”, ha sostenuto Jack Nerad, analista di Kelley Blue Book. “Certamente sarà apprezzata dai consumatori”.
Anche la Polizia potrebbe considerare questo approccio vincente. Secondo le statistiche della National Highway Traffic Safety Administration ( NHTSA ), lo scorso anno hanno perso la vita ben 404 persone nel corso di più di 30 mila inseguimenti.
“Ogni volta che hai la possibilità di impedire un inseguimento pericoloso, è una vittoria per tutti”, ha dichiarato a Usa Today Geoffrey Alpert, docente di Criminologia della University of South Carolina.
Per Huber, comunque, si può fare ancora di più nello sviluppo di questo dispositivo. Magari una soluzione OnStar che non permetta all’auto di accendersi. “Certamente non sarà l’ultimo annuncio che faremo in questo settore”, ha concluso il Presidente di OnStar.
Dario d’Elia