C’è forse dimostrazione maggiore di quanto la legge del “less is more” sia stata potente negli ultimi decenni? In queste ore si ricorda infatti in tutto il mondo Spencer Silver, chimico americano da cui è nata la celeberrima colla alla base del concetto dei Post It. La sua invenzione non è stata una dimostrazione muscolare di forza, ma un intelligente sfoggio di equilibrio.
La colla dei Post It è infatti rivoluzionaria proprio per la sua capacità di attaccarsi e staccarsi più volte, mantenendo la propria efficacia a lungo senza danni per fogli o superfici. Ha vinto per la sua blanda aderenza a fronte di una forte resistenza. O resilienza, come si direbbe oggi dopo aver capito quanto il tempo sia ancora un concetto importante nonostante tutto.
Generazione Post It
I Post It sono diventati così l’elemento obbligato nello studio e nel lavoro, sulle scrivanie di chiunque abbia una matita alla portata: sono effimere “stories” prima dei social, sono l’appunto che va oltre l’evidenziatore, sono la sovrastruttura che si può aggiungere ai libri per dialogare con l’autore. Da quella semplice invenzione è nato un modo nuovo di organizzare le informazioni, creando indici improvvisati o riorganizzando al volo schede e capitoli. Li usa lo studente che vuole mettere ordine nella propria mente e li usa uno sceneggiatore che vuole mettere ordine nella sua storia. Colorati, piccoli, elementari, ma con alle spalle un punto di forza senza pari: la colla del dott. Spencer Silver.
Un’invenzione nata per errore, si dice. Poco male, perché una invenzione rimane ed una rivoluzione si conferma. Con ogni probabilità anche la ruota ed il fuoco sono stati un errore, ma la vera scintilla non sta tanto nella realizzazione quanto nella capacità di intuire quali utilità potrebbe assumere. La storia è costellata di scoperte “casuali”: casuale è stata la scoperta dei Raggi X, casuali sono state le prime scoperte di Marie Curie. Ma può essere casuale la scoperta di qualcosa su cui si sta facendo ricerca? Può essere davvero definito casuale il raggiungimento di un traguardo benché non fosse quest’ultimo coincidente con l’obiettivo?
Spencer Silver con la sua intuizione ha contribuito assieme a milioni di altri scienziati a far compiere un passo avanti all’essere umano. Chissà quante altre scoperte sono nate da un appunto su di un Post It. Chissà quanti “ti amo”, quanti “Importante!” e quante password da appendere al display sono stati scritti. Chissà che soddisfazione sapere la tua invenzione tanto importante nella vita di gran parte degli abitanti di questa terra – prima che le nuove generazioni “native digitali” (così si dice) abbiano iniziato a cercare simulacri virtuali da mettere sul desktop o sullo smartphone.
Prova ad attaccare ora un Post It alla scrivania. Poi staccalo. Poi riattaccalo. Poi staccalo ancora. C’è un filo sottile che terrà il foglio sempre e comunque aderente alla scrivania, così come ci sarà sempre un filo sottile che terrà il nome di Spencer Silver attaccato ai nostri ricordi della generazione dei Post It.