Geoffrey Hinton ha nuovamente evidenziato le conseguenze di uno sviluppo non regolamentato dell’intelligenza artificiale. Secondo il Premio Nobel 2024 per la fisica, considerato uno dei “padrini” dell’AI, la probabilità di un’estinzione della razza umana nei prossimi 30 anni è aumentata fino al 20%.
Il bambino controllerà la madre
Geoffrey Hinton, professore emerito dell’università di Toronto, ha co-fondato DNNresearch insieme a due suoi studenti, ovvero Alex Krizhevsky e Ilya Sutskever (noto per aver co-fondato OpenAI e successivamente Safe Superintelligence). In seguito all’acquisizione ha lavorato per Google dal 2013 al 2023. Lo scienziato ha rassegnato le dimissioni per parlare liberamente dei rischi dell’intelligenza artificiale.
In diverse occasioni ha sottolineato le conseguenze di uno sviluppo incontrollato della tecnologia, tra cui uno scenario alla Terminator. Durante un’intervista al programma Today di BBC Radio 4 ha aggiornato una sua previsione catastrofica.
In precedenza, Hinton aveva dichiarato che la probabilità di distruzione dell’umanità ad opera dell’AI era del 10% circa. Considerata l’evoluzione attuale della tecnologia, la probabilità di estinzione della razza umana entro i prossimi 30 anni è ora compresa tra il 10% e il 20%.
Non abbiamo mai avuto a che fare con cose più intelligenti di noi prima. Quanti esempi conosci di una cosa più intelligente controllata da una cosa meno intelligente? Ci sono pochissimi esempi. C’è una madre e un bambino. L’evoluzione ha lavorato molto per consentire al bambino di controllare la madre, ma è l’unico esempio che conosco.
Hinton afferma che, al ritmo attuale, l’intelligenza artificiale sarà più intelligente degli umani entro 20 anni. A quel punto, gli umani saranno come bambini di tre anni, mentre l’AI sarà un adulto.
Per limitare i rischi è necessaria una regolamentazione da parte dei governi. Non si deve lasciare lo sviluppo della tecnologia nelle mani di aziende che pensano solo ai profitti, trascurando la sicurezza.