Ennesima denuncia per OpenAI. È stata presentata il 19 settembre al tribunale di New York dalla Authors Guild e 17 noti scrittori, tra cui George R.R. Martin e John Grisham. L’accusa per l’azienda guidata da Sam Altman è sempre la stessa, ovvero di aver utilizzato materiale protetto dal diritto d’autore per l’addestramento dei modelli IA, senza autorizzazione.
Denuncia e class action
È noto che i cosiddetti LLM (Large Language Model) sono addestrati con informazioni pubbliche recuperate da Internet. OpenAI ha sfruttato i dataset Common Crawl, Book1, Book2 e Book3 per addestrare i modelli GPT-3, GPT-3.5 e GPT-4.
Secondo diversi ricercatori, all’interno di questi dataset ci sono milioni di libri pirata, ovvero copie digitali presenti in noti repository, tra cui Library Genesis, Z-Library e Bibliotik. Quando gli utenti chiedono informazioni sui libri, ChatGPT visualizza i contenuti protetti dal copyright in forma gratuita.
Author Guilds e i 17 scrittori affermano quindi che OpenAI ha violato la legge sul diritto d’autore. Tra l’altro, ChatGPT consente anche di generare nuovi libri con parti copiate da quelli originali. Nella denuncia viene chiesto un’ingiunzione per bloccare l’uso dei contenuti, un risarcimento danni e la certificazione di class action.
Simili denunce erano state presentate nel mese di luglio e all’inizio di settembre. Microsoft ha promesso di pagare tutte le spese legali, se gli utenti commerciali che usano Windows 365 Copilot verranno denunciati per violazione del copyright.
All’inizio di luglio, OpenAI aveva ricevuto una denuncia da parte di 16 cittadini statunitensi per la violazione della privacy. I denuncianti hanno ritirato la denuncia, ma non è noto il motivo.