Una contromossa senza precedenti, studiata dagli esperti in sicurezza informatica del governo georgiano. Un cracker di origini russe è stato così smascherato dalla sua stessa webcam, controllata in remoto dopo lo scaricamento di un falso documento contenente informazioni riservate .
In pochi secondi, il misterioso smanettone russo si è reso conto di aver scaricato il documento sbagliato, prima di interrompere la connessione e dunque uscire dal campo visivo della webcam. Misura tardiva: il governo di Tbilisi diramerà un file PDF con ben due immagini del soggetto, da tempo nel mirino delle autorità locali .
Apparentemente coinvolto nelle cyberoperazioni della botnet Georbot , il cracker era riuscito ad infiltrarsi nelle infrastrutture informatiche di numerose agenzie governative , ma anche istituti bancari per trafugare informazioni come ad esempio numeri di carte di credito e di debito.
Dal marzo 2011, i responsabili della botnet avevano diffuso numerosi link fraudolenti per attaccare i computer delle agenzie governative e non, sfruttando tutti quei siti d’informazione in base alla ricerca di parole chiave come NATO o accordo Georgia-Stati Uniti .
I tecnici di Tbilisi hanno scoperto tra i 300 e i 400 computer infettati dalla botnet georgiana, che ha permesso di trafugare molti documenti riservati . Pare che il cracker smascherato sia collegato ad un nucleo di altri smanettoni operativi in terra russa, per una vasta operazione di spionaggio cibernetico.
Mauro Vecchio