In Germania, lo scorso ottobre è entrata in vigore la legge Netzwerkdurchsetzungsgesetz , parola composta traducibile come “atto per migliorare l’applicazione della legge sui social network” : la suddetta legge impone ai social network la rimozione di contenuti contenenti fake news, incitamento all’odio e materiale illegale entro certi limiti di tempo, che possono arrivare anche a sole 24 ore.
Le sanzioni previste per i social media che non prendono provvedimenti sono molto elevate, e possono raggiungere massimali pari a 500 mila euro e 5 milioni di euro , in base alla gravità dell’infrazione. Le sanzioni più lievi sono quelle relative al caso in cui il provider non fornisca alle autorità un referente cui chiedere informazioni, oppure nel caso in cui il suddetto referente si rifiuti di fornire informazioni.
Una prima applicazione della legge ha riguardato Beatrix Von Storch, donna politica tedesca rappresentante del partito di estrema destra Alternativa per la Germania, la quale si è vista sospendere il proprio account Twitter, in seguito ad un suo post polemico in cui chiedeva se fosse il caso di “placare le orde di uomini mussulmani barbari e stupratori di gruppo”, in risposta ai tweet di buon anno del dipartimento di polizia di Koln, pubblicati in diverse lingue, tra cui l’arabo.
#PolizeiNRW #Köln #Leverkusen
تتمنى الشرطة في كولن لجميع الناس في منطقة كولن وليفركوزن والمدن الأخرى إحتفالاً سعيداً بعام 2018 الجديد.
https://t.co/G5erMWFNQy رأس السنة 2017 ـ لمزيد المعلومات: # pic.twitter.com/BGxs4Kew7K– Polizei NRW K (@polizei_nrw_k) 31 dicembre 2017
Quindi, nonostante la legge sia stata accolta tra mille polemiche, i principali social network si stanno adattando per la sua applicazione: è stato infatti riportato che Facebook sta formando in Germania team appositi per il monitoraggio dei post; una dichiarazione analoga è stata fatta anche da un portavoce di YouTube .
Elia Tufarolo