L’ondata di cyberattivismo che da qualche tempo colpisce con una certa regolarità Europa e Stati Uniti, non risparmia nemmeno i server della Polizia Federale tedesca. La NN-Crew è riuscita ad accedere agli archivi del sito della Bundes Polizei e a rubare una grande quantità di dati usati per il tracciamento GPS di sospetti sotto sorveglianza.
I server violati contengono sia l’archivio dati sia il software di tracciamento satellitare pronto da scaricare, insieme alle istruzioni per l’installazione e le operazioni da compiere con il programma. I dati sottratti e poi pubblicati da NN-Crew contengono username, password, numeri telefonici, numeri di targa , luoghi e coordinate. Inoltre, nel bottino dei cracker risultano esserci anche documenti interni utilizzati dalle autorità di polizia .
Un portavoce della Polizia Federale ha spiegato che le indagini sul caso hanno rivelato che nessun dato relativo alle indagini è stato pubblicato. Secondo le informazioni disponibili al momento, i bit diffusi provengono da un server utilizzato dagli ufficiali della dogana e che, apparentemente, contengono anche informazioni gestite dalla polizia federale circa il sistema di tracciamento geolocalizzato denominato “Patras”. Per ragioni di sicurezza, dunque, quest’ultimo è stato temporaneamente disattivato.
Le motivazioni alla base del sabotaggio sono di carattere politico . I cracker di NN-Crew hanno dichiarato , infatti, di aver compiuto un gesto dimostrativo per protestare contro il “costante monitoraggio” condotto dalle forze dell’ordine. “Questo controllo continuo non può essere più tollerato. A partire da ora, ogni vulnerabilità sarà completamente sfruttata, divulgheremo qualsiasi cosa passi per le nostre mani allo scopo di procurare ai nemici della libertà il più grande danno d’immagine”. Tale dichiarazione di guerra arriva dalle pagine del sito del gruppo che, al momento, risulta non raggiungibile.
Cristina Sciannamblo