Germania, attacco informatico contro i politici

Germania, attacco informatico contro i politici

Centinaia di politici tedeschi, compreso il cancelliere Angela Merkel, colpiti da un attacco che ha provocato il furto di informazioni personali.
Germania, attacco informatico contro i politici
Centinaia di politici tedeschi, compreso il cancelliere Angela Merkel, colpiti da un attacco che ha provocato il furto di informazioni personali.

C’è anche il cancelliere Angela Merkel tra le centinaia di politici tedeschi colpiti da un furto di dati, il più grave di questo tipo mai verificatosi in Germania. I file sono poi stati diffusi pubblicamente, nel corso delle ultime settimane, attraverso un account Twitter chiamato G0d, che stando alla descrizione dell’autore fa capo a qualcuno residente ad Amburgo.

Germania: attacco a centinaia di politici

Tra le informazioni rubate vi sono indirizzi email, numeri di telefono, scansioni di documenti (dalle carte d’identità alle fatture dei noleggi auto) e trascrizioni delle chat personali. Tutto finito nelle mani di un ancora non meglio identificato cracker, che definisce se stesso come un artista impegnato nella ricerca sulla sicurezza e incline a satira e ironia. Una portavoce del governo ha confermato alla redazione del sito Bloomberg che l’istituzione sta affrontando la faccenda in modo serio.

Simon Hegelich, ricercatore della Technical University di Monaco, definisce l’attacco come “molto elaborato”, ipotizzando che tutto abbia avuto inizio con l’intercettazione delle credenziali necessarie per effettuare l’accesso agli account Facebook e Twitter dei politici tedeschi interessati. Dal profilo ufficiale di BSI (Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik) la conferma dell’avvio di un’indagine per far luce sull’accaduto. Pare che i network istituzionali non siano stati compromessi. Di seguito la traduzione.

Attacco hacker ai politici: BSI sta al momento investigando in modo approfondito sul caso, in stretta collaborazione con altre autorità federali. Il National Cyber Defense Center gestisce il coordinamento centrale. Stando alle informazioni attuali, non ci sono peroccupazioni per le reti governative.

Interessati gli esponenti di tutti i partiti tedeschi, ad eccezione (stando a quanto trapelato finora) di Alternative for Germany (Alternative für Deutschland o AfD), movimento vicino all’estrema destra già finito più volte al centro di accese discussioni per la sua visione euroscettica e per le modalità con le quali affronta temi come la gestione del flusso migratorio o le unioni tra persone dello stesso sesso, che alle elezioni federali del 2017 ha ottenuto oltre il 12% dei voti. Non è da escludere che le indagini possano concentrarsi su qualcuno legato alla corrente. Un’ipotesi sostenuta dallo stesso Simon Hegelich, che sottolinea come al momento non vi siano prove concrete per lasciare intendere una responsabilità da attribuire a soggetti esteri.

Questo attacco è diverso da quello che in passato colpì le reti del Bundestag richiedendo un livello molto più elevato di preparazione. In ogni caso, non si tratta di ragazzi. Sono persone con conoscenze nell’ambito della sicurezza IT.

Bundestag Hack

L’attacco a cui si fa riferimento è quello definito Bundestag Hack, risalente al 2015, quando vennero compromessi i sistemi posti a protezione delle reti del parlamento tedesco portando alla sottrazione di 16 GB di documenti. Secondo i ricercatori di Trend Micro, la responsabilità dell’azione era in quel caso da attribuire a Pawn Storm, gruppo informatico vicino alla Russia. Il governo del Cremlino ha sempre respinto al mittente ogni accusa.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
4 gen 2019
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