Nemmeno i PC delle stelle dello spettacolo possono dormire sonni tranquilli. Questa volta, a cadere nelle grinfie degli spioni di professione, ci sono nomi del calibro di Lady Gaga e Justin Timberlake , insieme ad altri cinquanta personaggi illustri dello star-system. Secondo il Telegraph , due cracker tedeschi si sarebbero intrufolati nel laptop della nuova regina del pop mondiale e dei suoi colleghi per rubare canzoni inedite e materiale compromettente a scopo di ricatto .
La coppia di cybercriminali, 17 e 23 anni provenienti rispettivamente da Duisburg e Wessel, avrebbe usato, secondo la polizia teutonica, dei semplici Trojan per irrompere nei sistemi informatici privati . I colpevoli hanno ammesso di aver crackato numerosi computer appartenenti a personalità famose dello spettacolo e aver scaricato migliaia di documenti, tra cui file musicali, dettagli relativi alle carte di credito, email e fotografie.
Tra i “pezzi pregiati” del bottino risulta comparire anche un’immagine in cui figura la cantante Ke$ha, nuda durante un incontro sessuale. Gli inquirenti hanno riferito che i due cracker avrebbero tentato invano un’estorsione ai danni della cantante ventiquattrenne.
Secondo quanto riferito, i due si sarebbero vantati della loro impresa informatica in alcuni forum online. Per gli investigatori, il colpaccio messo a segno è rappresentato dalla vendita di parte del materiale musicale inedito scoperto tra i file rubati, grazie al quale avrebbero guadagnato più di 10.000 euro (13.240 dollari per l’esattezza). A unire le piste delle forze di polizia statunitense e tedesca è stata un’indagine su alcuni bootleg della cantante Kelly Clarkson: i due cracker avrebbero portato avanti la loro azione criminale per dodici mesi prima di essere scoperti dal procuratore tedesco Rolf Haferkamp. Per ora, sembra che gli autori del misfatto siano stati solamente interrogati e non ancora incriminati.
Deniz A., uno dei due indagati, ha affermato di essere semplicemente un fan amante della buona musica, rifiutando l’accusa di ricatto ed estorsione. Gli investigatori, tuttavia, sono convinti che la vicenda si chiuderà con una condanna: i due rischiano fino a cinque anni di reclusione o, in alternativa, una multa salatissima.
Cristina Sciannamblo