Avrebbe avuto accesso, illegalmente, ad una non specificata quantità di informazioni personali. E conservato i dati di svariati utenti non iscritti alla sua gigantesca piattaforma social. Facebook è così finito nel mirino di Johannes Caspar, responsabile tedesco per la privacy, che ha lanciato un vero e proprio ultimatum al sito in blu.
Poco più di un mese di tempo – fino al giorno 11 del prossimo agosto – avrà dunque a disposizione il sito di Mark Zuckerberg per rispondere alle accuse, e convincere Caspar a non procedere oltre con le indagini. Indagini che potrebbero portare ad una multa per decine di migliaia di euro .
Secondo le autorità di controllo di Amburgo , Facebook avrebbe violato la privacy di un numero non precisato di utenti, tutti non iscritti al social network. Avrebbe pescato proprio nel mare magnum dei suoi utenti registrati le informazioni riguardanti i rispettivi amici non ancora immersi.
Una mossa in evidente violazione delle leggi federali sulla protezione dei dati personali, un tentativo illecito di accedere a delle informazioni riservate per poi rivenderle ai vari signori del marketing , questo il parere delle autorità tedesche. Facebook, da par suo, ha sottolineato come ci siano tutte le intenzioni di rispondere nel dettaglio a Caspar.
Mauro Vecchio