Germania: Google cancelli i suggerimenti lesivi

Germania: Google cancelli i suggerimenti lesivi

La Grande G dovrà rimuovere i suggerimenti restituiti dalla feature Autocomplete se ritenuti offensivi o diffamatori. Il giudice di Karlsruhe ha dato ragione ad un imprenditore associato a Scientology
La Grande G dovrà rimuovere i suggerimenti restituiti dalla feature Autocomplete se ritenuti offensivi o diffamatori. Il giudice di Karlsruhe ha dato ragione ad un imprenditore associato a Scientology

I responsabili di Google sono costretti a rimuovere tutte quelle associazioni di query ritenute offensive o diffamatorie, quando suggerite in automatico dalla feature Autocomplete in violazione del diritto alla privacy dei suoi utenti tedeschi . Un giudice della corte federale di giustizia di Karlsruhe ha così obbligato il colosso californiano a ripulire certi risultati di ricerca per evitare una salata sanzione pecuniaria.

È stato dunque accettato il ricorso presentato dal misterioso cittadino tedesco R.S. , founder e CEO di una non meglio specificata azienda locale per la distribuzione digitale di cosmetici e integratori alimentari. Nel 2010, la funzione di di suggerimento automatico sul sito Google.de restituiva agli utenti una specifica associazione tra il nome dell’imprenditore e i due termini Scientology e frode .

Lo stesso R.S. si era immediatamente rivolto ad una corte regionale di Colonia per ottenere l’immediata rimozione dei risultati suggeriti dagli algoritmi di BigG, non avendo avuto alcuna relazione né con l’organizzazione religiosa fondata da Ron Hubbard né con attività fraudolente nel corso della sua carriera imprenditoriale. Il giudice locale aveva però assolto Google in mancanza di prove concrete sull’effettiva violazione della privacy da parte di Autocomplete .

Decisamente diverso il parere del giudice federale di Karlsruhe: le query suggerite dal motore di ricerca statunitense avrebbero rovinato la reputazione dell’imprenditore tedesco. I responsabili della Grande G non dovranno modificare a monte gli algoritmi per l’indicizzazione dei risultati, limitandosi alla rimozione delle associazioni diffamanti . L’azienda californiana dovrebbe agire se a conoscenza diretta dei risultati in violazione della privacy.

In attesa dell’epilogo di un caso molto simile – quello di Bettina Wulff che era stata associata ai termini escort , prostituta e luci rosse dalla stessa feature Autocomplete – Google si è detta “amareggiata e sorpresa” della decisione a Karlsruhe. I suggerimenti automatici di Autocomplete si baserebbero sulla frequenza delle ricerche effettuate sul web dagli utenti . E la stessa BigG non potrebbe essere considerata responsabile di queste comuni pratiche di navigazione a mezzo search.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
15 mag 2013
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