L’editore tedesco Springer Verlag ha affermato di non voler adottare sistemi DRM per gli ebook destinati a biblioteche e ha rilasciato i numeri relativi a 4 anni di esperienza senza lucchetti.
La casa editrice, specializzata in volumi scientifici, ha avviato da qualche anno ormai un programma che permette ai clienti istituzionali di prestare i titoli da lei acquistati e ora ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta a cedere: il 70 per cento dei clienti (accademie e biblioteche) sono completamente contrari all’utilizzo di DRM o altri tipi di restrizioni .
Questi grandi soggetti hanno bisogno di sapere che anche con un diverso supporto (rappresentato dal passaggio dai volumi fisici a quelli digitali) possono continuare ad effettuare al meglio (e magari migliorando l’efficienza) le operazioni che le caratterizzano come il prestito e la disposizione dei volumi per ogni tipo di ricerca e per garantire la diffusione della conoscenza.
Springer, che già collaborava con Google Book Search , dal 2006 ha avviato un programma destinato a biblioteche e università con cui offre circa 40mila PDF di argomenti scientifici, tecnologici e medici (tra cui anche libri di testo). Pur continuando ad imporre sistemi DRM nella vendita dalla sua piattaforma destinata ai privati, per questo programma destinato alle istituzioni è giunta all’esclusione del DRM dopo aver consultato i suoi possibili utenti: avevano respinto la prima idea che prevedeva il sistema di controllo, consigliando di rivedere da capo il progetto.
I dati, ora, fanno sorridere Springer: nel 2008 i download sono cresciuti del 33 per cento rispetto al 2007, l’anno successivo sono ancora raddoppiati . Il fatto che lavori con università e biblioteche crea una situazione tutta nuova nel mercato dei libri: una volta che un utente lo ha scaricato, non ha bisogno di riportarlo per permettere ad un altro di usufruirne.
Inoltre, e qui si consolida il modello di business per trarre ulteriore vantaggio dalla vendita alle biblioteche, Springer offre il servizio MyCopy che permette per 24,95 dollari di avere una copia stampata (ma in bianco e nero) del PDF scaricato dalle pagine dell’editore. Questo, congiuntamente alla vendita dei libri di testo sia in volumi interi che divisi in singoli capitoli, ha incrementato la diffusione di questi suoi titoli e della loro stampa tramite il servizio MyCopy per cui, anche se rappresentano solo una parte minoritaria del catalogo Springer, rappresentano il prodotto di punta.
Claudio Tamburrino