Germania, scommessa sul Quantum Computing

Germania, scommessa sul Quantum Computing

La Germania scommette 650 milioni di euro sul Quantum Computing in collaborazione con IBM: Q System One sarà installato in Germania
Germania, scommessa sul Quantum Computing
La Germania scommette 650 milioni di euro sul Quantum Computing in collaborazione con IBM: Q System One sarà installato in Germania

La Germania ha deciso di puntare forte sul Quantum Computing, ambito che da più parti viene descritto come un’area ad altissimo potenziale ma per il quale ad oggi non è chiaro quali possano essere gli orizzonti temporali per una concretizzazione dei progetti in essere.

Berlino non ha tuttavia esitato ed ha messo allo stesso tavolo la cancelliera Angela Merkel e l’amministratore delegato Ginni Rometty. L’esito è un accordo che porterà IBM ad installare un computer quantistico (“Q System One“) in Germania, in collaborazione con la Fraunhofer Society. Sarà questa la base per l’avvio di un comune percorso di ricerca sul tema, con un investimento da parte dei tedeschi pari a qualcosa come 650 milioni di euro.

Così come l’Italia ha dimostrato di voler dire la propria sul tema dell’Intelligenza Artificiale (dove anche i tedeschi non intendono certo tirarsi indietro, mettendo sul piatto capitali decisamente ingenti), la Germania sembra voler trainare l’Europa sul tema del computing quantistico. Con questo investimento, in particolare, IBM porta per la prima volta il quantum computing fuori dagli USA ed in cambio i ricercatori tedeschi avranno un accesso privilegiato ai laboratori nei quali questo tipo di frontiera sta per essere esplorato.

La ricerca sul tema sta facendo forti passi avanti, ma restano ancora gravi ostacoli da superare: la ricerca dovrà rendere più stabili i computer quantistici, riuscendo a calmierare ogni possibile agente in grado di inficiare i risultati dell’elaborazione. Con la quantistica, infatti, l’accelerazione è estrema e si può portare un sistema quale Q System One a performance milioni di volte più alte rispetto ai supercomputer odierni. La scalata è pertanto ad altissimo potenziale e l’Europa si sta finalmente muovendo per non rimanere indietro.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
11 set 2019
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