Milano – Il Bundersrat della Germania, l’organo di rappresentanza federale che riunisce i rappresentati di tutti e 16 i land, ha avanzato una proposta che punta a estendere a tutta Europa: entro il 2030 tutte le vetture commercializzate in Germania e in tutto il Vecchio Continente dovranno essere a emissioni zero , ovvero vetture elettriche. Un obiettivo ambizioso, soprattutto per una nazione che ha un’importante industria automobilistica che oggi conta molto sulle prestazioni dei motori a combustione interna.
Le risoluzioni del Bundersrat non hanno valore di legge, ma ciò nonostante fungono da orientamento per la legislazione federale: in questo caso fissa una data piuttosto coraggiosa per la messa al bando di benzina, diesel e pure delle vetture ibride, visto che 14 anni scarsi sembrano davvero un orizzonte minimo per ottenere un tale risultato . Questa volta, poi, l’organo consultivo suggerisce di allargare la risoluzione a tutto il mercato unico dell’Unione Europea: in tal senso dovrebbero venire cancellati anche tutti gli incentivi che fino a oggi hanno promosso l’utilizzo del gasolio come combustibile, soprattutto per quanto attiene il trasporto merci.
Naturalmente l’ ambiziosa proposta tedesca è volta a prevenire ulteriori effetti del riscaldamento globale, causato dall’innalzamento dell’anidride carbonica presente in atmosfera a cui le autovetture contribuiscono in modo significativo. Non basterebbe , visto che oltre alla Germania e alla Unione Europea ci sono almeno altri due continenti che dovrebbero fare lo stesso per ottenere un risultato apprezzabile (America, nord e sud, e Asia): ma sarebbe un primo passo, e l’impegno europeo potrebbe contribuire in modo significativo ad abbassare i costi e rendere più popolare una tecnologia che per ora resta ancora ai primordi.
Che le vetture elettriche siano il futuro, a ogni modo, lo dicono molti indizi. La scorsa settimana parlavamo di Fisker , marchio dei primordi che ora torna su piazza, e ora va registrata anche l’intenzione del blasonato marchio Maserati di entrare in questo segmento. Entro il 2019 arriverà sul mercato la prima super-car del Tridente , ha anticipato il responsabile tecnico del marchio Roberto Fedeli (appena rubato da Fiat Chrysler a BMW) al Salone dell’Auto di Parigi, ma non sarà un’anti-Tesla : sarà invece un prodotto in linea con la tradizione del marchio italiano, progettata da zero e con una tiratura limitata che la renderà esclusiva (oltre che costosa, con tutta probabilità).
La discesa in campo di Maserati significa due cose: la prima , più banale, è che FCA punta a usare i marchi Maserati e Alfa come apripista per un nuovo metodo di progettazione rapida dei nuovi modelli da lanciare sul mercato. Soprattutto, significa che ormai tutti i più grandi produttori di automobili hanno in cantiere un EV (electric vehicle), e questo significa anche che l’offerta sarà presto molto ampia e diversificata. Speriamo anche più economica.
Luca Annunziata