L’evoluzione in chiave sostenibile della mobilità non passa solo dalla dotazione di sistemi e tecnologie a impatto zero sui veicoli privati, ma anche da un cambiamento relativo ai mezzi del trasporto pubblico. Va in questa direzione l’iniziativa messa in campo dal gruppo canadese Bombardier e che interessa la Germania: un treno a trasmissione elettro-ibrida spinto dall’energia immagazzinata all’interno di batterie.
Bombardier Talent 3
Mosso dal motore MITRAC, il mezzo è ora in grado di percorrere 40 Km con una singola ricarica. A partire dal prossimo anno sarà impiegato dalla società ferroviaria Deutsche Bahn in fase sperimentale per il trasporto passeggeri in una tratta nei pressi del Lago di Costanza, in prossimità del confine con Austria e Svizzera. Una soluzione a cui le autorità tedesche guardano con interesse anche in considerazione del fatto che circa il 40% della rete ferroviaria nazionale non è elettrificata, costringendo il paese a far ancora un uso massiccio delle motrici alimentate a diesel. Un panorama ben diverso rispetto a quello della vicina Olanda, che dallo scorso anno vede il 100% dei suoi treni mossi da energia pulita prodotto mediante rinnovabili, più nel dettaglio dall’eolico.
Un’alternativa all’idrogeno
La Germania ha preso coscienza della necessità di rendere il trasporto su rotaia maggiormente sostenibile e si è mossa in tale direzione. Di recente si è assistito all’introduzione di Coradia iLint, un treno a idrogeno prodotto dalla francese Alstom che può viaggiare fino a 1.000 Km con un solo pieno. Un’autonomia di gran lunga maggiore rispetto a quella del Talent 3 di cui si parla oggi, con quest’ultimo che però presenta indubbi vantaggi per quanto concerne il tipo di energia impiegato e i possibili margini di miglioramento legati ai prossimi perfezionamenti della tecnologia. Altrettanto importante il fatto che per la realizzazione del sistema siano state impiegate componenti facilmente reperibili in commercio, il che ne consentirà una diffusione su larga scala in breve tempo e una spesa contenuta per gli interventi di manutenzione.
Questi alcuni dei benefici legati all’impiego di una soluzione come quella proposta da Bombardier, ben illustrati dal filmato di presentazione in streaming qui sopra: dimensioni ridotte del 50% rispetto alla generazione precedente, consumo energetico abbattuto del 35%, peso contenuto del 20% e rumore generato in fase di trazione diminuito di 19 dB così da garantire il comfort dei passeggeri. Entro il prossimo anno è previsto un incremento nell’autonomia delle batterie fino a raggiungere i 100 Km percorribili con una ricarica (il che, come evidente, cambia radicalmente le prospettive del progetto). Il treno elettrico è stato messo a punto anche grazie a un fondo da 4 milioni di dollari finanziato dal governo tedesco, rappresentato da Enak Ferlemann (Segretario di Stato) e Kathrin Schneider (Ministro dei Trasporti Brandeburgo).
Progettualità di questo tipo hanno un potenziale effetto collaterale estremamente positivo per il futuro della mobilità elettrica: nuovi flussi di denaro nella direzione del mercato degli accumulatori non farà altro che foraggiare la ricerca, migliorare le performance ed abbattere i prezzi. Ciò alimenta il ciclo virtuoso che porterà alla decarbonizzazione dei trasporti verso un futuro basato su elettricità, percorso che vede negli accumulatori la chiave di volta in grado di sbloccare definitivamente l’innovazione (tecnologica, metodologica e di sistema).