Getty e Shutterstock diventano un colosso delle foto stock

Getty e Shutterstock diventano un colosso delle foto stock

Per rispondere alla concorrenza dell'AI, Getty Images e Shutterstock hanno annunciato una fusione per creare un gigante delle foto stock.
Getty e Shutterstock diventano un colosso delle foto stock
Per rispondere alla concorrenza dell'AI, Getty Images e Shutterstock hanno annunciato una fusione per creare un gigante delle foto stock.

Getty Images e Shutterstock convolano a nozze in un’unione da capogiro: ben 3,7 miliardi di dollari. L’obiettivo? Creare un vero e proprio impero delle foto stock per tenere testa all’avanzata dei generatori di immagini AI che minacciano di rubare la scena.

Nasce colosso foto stock dalla fusione di Getty Images e Shutterstock

A guidare questa coppia di potere ci sarà Craig Peters, attuale CEO di Getty Images, che manterrà saldamente il timone anche dopo la fusione. Ma non c’è da temere, anche Shutterstock avrà voce in capitolo. Il suo CEO Paul Hennessy sarà nel nuovo consiglio di amministrazione con altri membri di entrambe le aziende.

Inoltre Shutterstock continuerà a esistere come realtà separata, parola di Anne Flanagan, portavoce di Getty Images. Quindi si potranno cercare le immagini su entrambe le piattaforme, almeno per il momento.

L’ombra dell’intelligenza artificiale

Ma perché questa improvvisa voglia di fusione? Il motivo è ovvio: l’intelligenza artificiale è una reale minaccia al mondo delle immagini stock. Colossi come OpenAI, Google, Microsoft e Adobe stanno sfornando strumenti sempre più sofisticati per creare immagini dal nulla, e Getty e Shutterstock non vogliono certo farsi trovare impreparate.

Già nel 2023, Getty aveva risposto con il lancio di suo generatore di immagini basato sulla sua sterminata libreria di foto in licenza. E non contenta, aveva stretto una partnership con l’editor online Picsart per creare un generatore di immagini AI “responsabile e sicuro per uso commerciale“. Insomma, se non puoi batterli, unisciti a loro.

Anche Shutterstock non è rimasta con le mani in mano. Secondo Reuters, l’azienda aveva già stretto accordi per l’addestramento dell’AI con i pesi massimi del settore. Insomma, era solo questione di tempo prima che i due giganti decidessero di fare fronte comune contro la concorrenza.

Certo, c’è sempre il rischio che le autorità antitrust mettano il bastone tra le ruote a questa unione da favola. Ma con Trump di nuovo alla Casa Bianca e la sua amministrazione più favorevole alle fusioni, chissà, forse stavolta il lieto fine è assicurato.

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Pubblicato il
8 gen 2025
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