Le piccole cuffie per ascoltare la musica da un dispositivo mobile come un telefono cellulare potrebbero essersi già trasformate. Solo che a saperlo sono solo i giapponesi. Più precisamente, i ricercatori di NTT DoCoMo che, durante una giornata della recente fiera CEATEC alla Makuhari Messe, hanno illustrato nel dettaglio il funzionamento di speciali auricolari che libererebbero le mani umane dal compito di controllare un player multimediale mobile . A farlo, infatti, sarebbero gli occhi .
Il prototipo di DoCoMo riuscirebbe a rilevare e misurare i cambiamenti che avvengono negli stati elettrici del corpo umano , nello stesso momento in cui si muove il bulbo oculare. In sintesi, da destra a sinistra o dall’alto in basso, gli occhi agirebbero più o meno come le dita, per passare alla canzone successiva o far scorrere il menu.
“La cornea dell’occhio – hanno spiegato i ricercatori giapponesi – è caricata positivamente, mentre la retina negativamente. In ambito medico, il movimento del bulbo oculare è rilevato attraverso particolari elettrodi posizionati vicino agli occhi. Non abbiamo fatto altro che applicare questa stessa tecnologia agli auricolari”. Questa tecnologia di controllo ottico è stata sviluppata a partire da movimenti oculari non frequenti nella vita di tutti i giorni, come spostare la pupilla due volte di seguito verso destra (per saltare un brano) o ruotarla in senso orario (per regolare il volume).
Il progetto , a cui DoCoMo sta lavorando da tre anni, non sarà pronto per il mercato finché non verranno risolti alcuni problemi specifici. Una delle sfide fondamentali sarà quella di modellare l’auricolare-elettrodo in modo da permettere a varie morfologie di orecchio di sperimentare per la prima volta le lungimiranti cuffie.
Mauro Vecchio