Il Giappone, la seconda economia del mondo per Prodotto Interno Lordo, è ufficialmente in recessione. I soldi diminuiscono, e contemporaneamente aumenta l’attenzione (come nel resto dei paesi moderatamente civili) verso tematiche quali le energie rinnovabili e il risparmio dei consumi . Nella stazione ferroviaria di Shibuya, a Tokyo, un’azienda privata sta sperimentando un sistema innovativo per mettere a buon frutto il brulicante traffico di passeggeri che caratterizza il trasporto nella megalopoli nipponica.
Nascosta da una pedana quadrata di 90 centimetri di lato per 2,5 centimetri di spessore, la società Soundpower Corp ha installato una sofisticata tecnologia piezoelettrica in grado di generare energia al passaggio dei pedoni , sfruttando la pressione dei piedi sulla pedana. Una persona di circa 60 chili, dice Yoshiaki Takuya di Soundpower, genera 0,1 watt nel secondo circa di tempo impiegato a passare sul quadrato.
Un valore che se preso singolarmente è risibile, ma che moltiplicato per il brulichio della folla e, in prospettiva, associata ad un’area estesa dove transitano migliaia di persone, permette secondo Takuya di “generare una quantità significativa di energia” elettrica, che viene poi immagazzinata nei capacitori pronta per essere trasferita a ogni genere di apparecchiatura elettronica collegata al sistema.
Tecnologia di belle speranze, la pedana piezoelettrica di Soundpower è al momento utilizzata in pratica per alimentare e tenere acceso un display luminoso di auguri a tema vacanziero fissato su una parete della stazione, e un LED che mostra in tempo reale la quantità di energia creata. Tutto si fa per aumentare la percezione dei giapponesi riguardo alle energie pulite e rinnovabili, e l’installazione permette a Soundpower di testare le qualità della sua trovata, in vista di un possibile quanto probabile ampliamento delle sue possibilità di impiego.
Soundpower è poi coinvolta anche in una seconda installazione “green” in un’altra stazione ferroviaria della città, una mattonella di ceramica posizionata ai tornelli e pensata per convertire le vibrazioni (anch’esse generate dal passaggio dei pedoni) in energia elettrica utile ad alimentare i tornelli stessi. In questo caso le stime parlano di 400mila persone che passano per la stazione ogni giorno, un numero che dovrebbe essere sufficiente a far funzionare i tornelli e un certo numero di display e LED di informazioni disseminati in giro.
Alfonso Maruccia