Una pietra capace di uccidere chiunque la tocchi: questa la teoria secondo molti giapponesi che caratterizza Sesshō-seki, una pietra maledetta che ora si è spaccata a metà, e che per molti significa sciagura e una serie di profezie devastanti.
Situata a Nasu, nella prefettura di Tochigi (Giappone), questa pietra è un oggetto magico della mitologia giapponese: questa racconta la formazione di tale pietra dal cadavere di una donna volpe, Tamamo no Mae, al servizio di un daimyo che tramava contro l’imperatore Konoe per spodestarlo. Uccisa dall’eroe Miura no Suke, questa pietra venne poi posseduta dalla reincarnazione di Tamamo no Mae, almeno fino al passaggio di un monaco buddista.
Tamamo no Mae e la pietra maledetta che la imprigionava
Genno avrebbe purificato la pietra, ma a quanto pare la leggenda narra che questa è ancora in grado di uccidere chiunque la tocchi, o meglio lo era. Perché ora si è spaccata a metà e il terrore sta impazzando sui social dove si parla della liberazione dello spirito di Tamamo no Mae, pronto a portare la sua maledizione ovunque.
Se non credete alla leggenda, allora ecco la spiegazione scientifica: la pietra presentava da tempo delle crepe, che hanno permesso all’acqua di infiltrarsi rendendola giorno dopo giorno più fragile. Ovviamente, le crepe alla fine hanno spaccato curiosamente la pietra in due parti quasi uguali, altra informazione che subito ha fatto pensare al sovrannaturale. Ricordiamo che la zona attorno alla pietra è stata classificata come sito storico nel 1957.
Adesso su internet la gente urla alla catastrofe, alcune delle persone che si trovavano nel luogo sono ripartite per tornare a casa, affermando di sentirsi come se avessero visto qualcosa che non dovevano vedere. Funzionari del governo e dell’amministrazione locale ora si incontreranno per definire le sorti di questa pietra, che molti vorrebbero addirittura risanare, così da poter intrappolare di nuovo lo spirito di Tamamo no Mae al suo interno.