Il Giappone ha annunciato il progetto di costruire il primo supercomputer al mondo di classe zeta. Il progetto, denominato Fugaku Next, è promosso dal Ministero giapponese dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia (MEXT).
Questa macchina, ancora in fase teorica, potrebbe raggiungere velocità di elaborazione mille volte superiori a quelle degli attuali supercomputer più avanzati. Si stima che la sua costruzione richiederà un investimento di oltre 750 milioni di dollari e si prevede che sarà pienamente operativo entro il 2030.
Giappone costruirà il primo supercomputer zetaFLOPS
Fugaku Next si propone di raggiungere velocità della scala zetaFLOPS, un traguardo mai raggiunto prima nella storia dell’informatica. Per comprendere l’entità di questa potenza di calcolo, è sufficiente pensare che i supercomputer più avanzati di oggi operano al livello di exaFLOPS, eseguendo un quintilione di calcoli al secondo.
In confronto, Fugaku Next sarebbe in grado di elaborare una quantità di calcoli al secondo che supera di gran lunga qualsiasi macchina esistente. Questa incredibile potenza di calcolo aprirebbe la strada a simulazioni e analisi di dati di una complessità finora inimmaginabile, con potenziali applicazioni in campi come la scienza, la medicina, l’ingegneria e naturalmente, l’intelligenza artificiale.
Le sfide da affrontare per realizzare il progetto
Nonostante l’entusiasmo suscitato dall’annuncio di Fugaku Next, il Giappone deve affrontare sfide significative per realizzare questo ambizioso progetto. Una delle principali preoccupazioni riguarda l’efficienza energetica. Secondo le stime degli esperti, una macchina di classe zeta, utilizzando le tecnologie attuali, potrebbe richiedere una quantità di energia equivalente alla produzione di ben 21 centrali nucleari.
Questo fabbisogno energetico rappresenta un ostacolo considerevole, sia in termini di costi che di impatto ambientale. Per rendere Fugaku Next realizzabile e sostenibile, sarà necessario sviluppare tecnologie innovative che consentano di ridurre drasticamente il consumo energetico, garantendo al contempo prestazioni di calcolo eccezionali.
Se il Giappone riuscirà a superare le sfide tecnologiche e a costruire con successo il primo supercomputer di classe zeta al mondo, aprirà la strada a una nuova era di scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche. La potenza di calcolo senza precedenti di Fugaku Next potrebbe consentire di affrontare problemi complessi in modo più rapido ed efficiente, accelerando il progresso in numerosi campi di ricerca.