Dopo quella del Parlamento europeo è arrivata anche l’approvazione del Consiglio. Il Gigabit Infrastructure Act è quindi legge a tutti gli effetti ed entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il nuovo regolamento dovrebbe velocizzare la realizzazione delle reti a banda larga.
Meno burocrazia e più collaborazione
Il Gigabit Infrastructure Act sostituisce la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga del 2014. L’obiettivo principale del nuovo regolamento, proposto dalla Commissione il 23 febbraio 2023, è semplificare e accelerare lo sviluppo delle reti ad alta velocità (fibra ottica e 5G), in modo da raggiungere i traguardi stabiliti dal decennio digitale europeo entro il 2030.
Come sanno bene gli utenti italiani, la copertura per la fibra ottica FTTH procede molto lentamente per vari motivi. Uno di essi è la lunga, complessa e costosa procedura necessaria per ottenere le autorizzazioni. Il nuovo regolamento prevede un massimo di quattro mesi per i permessi (vale il silenzio assenso). Inoltre verrà implementato un meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni.
La nuova legislazione garantirà anche maggiore trasparenza e una pianificazione efficiente per gli operatori delle reti pubbliche di comunicazione elettronica. È inoltre prevista la condivisione delle infrastrutture fisiche esistenti, incluse quelle negli edifici. Gli Stati membri possono introdurre eccezioni per le infrastrutture nazionali critiche. Tutti gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni importanti devono avere un’infrastruttura fisica interna predisposta al passaggio della fibra ottica.
Le principali disposizioni del Gigabit Infrastructure Act dovranno essere rispettate a partire da 18 mesi dopo l’entrata in vigore. Alcune norme specifiche verranno applicate in seguito.