Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una posizione comune sul Gigabit Infrastructure Act. La direttiva, proposta dalla Commissione europea il 23 febbraio 2023, sostituirà quella in vigore dal 2014 per velocizzare la realizzazione delle reti a banda larga, riducendo le complessità burocratiche e quindi i costi. Inizieranno ora le discussioni con il Parlamento europeo per arrivare all’approvazione definitiva.
Le modifiche del Consiglio UE
Il principale obiettivo del Gigabit Infrastructure Act è ridurre i costi eccessivi per la realizzazione delle reti a banda larga, in parte causati dalla burocrazia amministrativa. Le procedure di concessione delle autorizzazioni sono troppo complesse, lunghe e differenti da uno Stato all’altro.
La Commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo aveva già modificato il testo originario, riducendo da quattro a due mesi i tempi di attesa per i permessi e e gli oneri amministrativi associati alla realizzazione delle reti. Il Consiglio ha proposto altri emendamenti in base alle richieste degli Stati membri. Uno prevede l’eliminazione dell’approvazione tacita. È stata anche aggiunta l’eccezione di un periodo transitorio per i comuni più piccoli. Sono stati chiariti inoltre alcuni aspetti relativi alle condizioni eque di accesso e che la fibra ottica non è l’unico mezzo per avere reti a banda larga.
La nuova direttiva legge incoraggia la condivisione delle infrastrutture fisiche esistenti, come condotte, pali, tralicci, installazioni di antenne, torri e altre costruzioni di supporto, per ridurre al minimo i costi dei lavori. Sono state introdotte anche misure di coordinamento tra operatori di rete (telecomunicazione, acqua, elettricità, gas e trasporti) e autorità pubbliche.
Il Gigabit Infrastructure Act stabilisce una serie di regole minime, lasciando ai singoli Stati membri l’adozione di regole più dettagliate. Entro fine anno verranno avviate le negoziazioni con il Parlamento. L’obiettivo della direttiva è garantire che tutti i cittadini europei abbiano accesso ad una connessione di rete fissa a 1 Gbps e una copertura 5G entro il 2030.