Advertising troppo ammiccante, insistenti inviti ad installare software non richiesto, meccanismi subdoli per costringere l’utente ad installarlo ugualmente: GIMP, celebre software open e free dedicato a grafica e fotoritocco, ha abbandonato SourceForge.
L’annuncio è postato in maniera asciutta sulla pagina principale del sito: “SourceForge, un tempo un utile e affidabile servizio su cui sviluppare e ospitare applicazioni FLOSS, ha un problema con gli ad che permette siano visualizzati sulle sue pagine”. La preoccupazione di GIMP si concentra sui grandi, ingannevoli e onnipresenti bottoni verdi che invitano al download delle più impensabili utility inutili.
Ma GIMP non digerisce soprattutto l’ installer adottato dal repository e scritto con codice proprietario, che reca con sé software indesiderato, sapientemente propinato sfruttando gli automatismi sviluppati dagli utenti durante le procedure di installazione. Una politica che SourceForge porterebbe avanti per ottenere guadagni facili, con la collaborazione dei gestori dei progetti ospitati, a cui promette una fetta delle entrate.
SourceForge, da alcuni mesi a questa parte , tradirebbe dunque la fiducia accordata dagli utenti approfittando della loro bassa soglia di attenzione e, forse, spingendosi anche oltre, secondo alcune segnalazioni . Per questo motivo GIMP ha deciso di trasferirsi: “Non abbiamo intenzione di supportare questo tipo di comportamento – si legge nel comunicato – e abbiamo perciò deciso di abbandonare SourceForge”.
I file di installazione per piattaforme Windows, d’ora in poi, saranno disponibili a mezzo FTP, senza intermediari. La pagina SourceForge di GIMP resta per ora operativa, ma solo per redirezionare gli utenti verso la pagina dedicata ai download sul sito ufficiale .
Gaia Bottà