Un ragazzino undicenne è deceduto a causa di un colpo di fucile. Il tragico episodio è avvenuto nella cittadina di Johnson Creek nel Wisconsin. Le cronache locali sostengono che Joshua J. Nimm abbia fatto tutto da solo e che l’incidente sia avvenuto dopo aver giocato intensamente ad Halo.
“La nostra ipotesi è che si sia trattato di uno sparo accidentale” afferma un ispettore della contea di Jefferson, Larry Lee. “Il ragazzino – ha dichiarato – stava preparandosi per andare a scuola ed ha deciso di marinarla, preferendo rimanere a casa a giocare ai videogame. Dopo aver giocato ad Halo, avrebbe quindi pensato di emulare le scene viste con un fucile, un calibro 22 automatico, di sua proprietà, cosa non inusuale tra le famiglie che vivono in campagna”.
Joshua Nimm è stato tradito dalla scarsa conoscenza dell’arma: aveva rimosso il caricatore per sicurezza senza sapere che un colpo già caricato sarebbe comunque esploso. Lo sparo ha centrato in pieno la sua testa. Tutta la vicenda è ancora avvolta nel mistero, ma per ora si esclude l’ipotesi del suicidio: stando a quanto affermato da genitori, insegnanti e amici della vittima il giovane non manifestava alcun sintomo di depressione o di disturbo sociale.
La tragica notizia ha subito fatto il giro del web. Su molti blog e siti si continua a discutere della vicenda: da una parte qualcuno sottolinea la necessità di vietare determinati giochi ai più piccoli, mentre in risposta i sostenitori del gioco ribadiscono che è più pericoloso tenere un fucile in casa che una console. D’altra parte non è certo di oggi la polemica sui videogame cruenti , rei secondo molti di trasporre la violenza videoludica nel mondo reale.
Vincenzo Gentile