Roma – Si inasprisce la battaglia per il controllo del mercato della distribuzione via internet di video e opere cinematografiche dopoché una importante azienda di video-on-demand su internet ha denunciato AOL Time Warner, Vivendi Universal e Sony per concorrenza sleale.
Secondo Intertainer , società americana spalleggiata da giganti del calibro di Microsoft, General Electric e Intel, le majors del cinema stanno abusando della propria posizione nel fare cartello e controllare il prezzo della distribuzione digitale sulla rete.
L’accusa è che questo da un lato abbia impedito a Intertainer e ad altre aziende di prendere accordi commercialmente sensati per la distribuzione dei film e dall’altro stia consentendo alle majors di prendersi il tempo necessario a creare le proprie reti di distribuzione, come il sistema Movielink, che dovrebbe partire entro l’anno .
Il CEO di Intertainer, Jonathan Taplin, ha furiosamente dichiarato: “Qui dobbiamo capire se avremo un modello in cui le persone che non sono comprate dalle majors potranno sopravvivere o no. Dobbiamo decidere se vogliamo che tutti i media di questo paese siano o meno possedute da cinque aziende”.
Va detto che Movielink , così come Movies.com , è già al centro di una indagine del ministero della Giustizia americano volta a capire se effettivamente sia uno strumento utilizzato dalle majors per schiacciare i (potenziali) rivali.