L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha inflitto a Meta una sanzione di 750.000 euro per la violazione del decreto legge che vieta la pubblicità del gioco d’azzardo. Si tratta del primo provvedimento emanato dall’autorità nei confronti di un social network (Facebook). L’azienda di Menlo Park dovrà inoltre bloccare la visualizzazioni di inserzioni con simili contenuti.
Facebook non può pubblicizzare il gioco d’azzardo
L’ordinanza-ingiunzione è stata adottata con la delibera 422/22/CONS del 14 dicembre. Durante l’attività di vigilanza dell’autorità, svolta nel mese di maggio 2022, sono stati individuati su Facebook diversi contenuti (video, immagini, link e app) che pubblicizzavano giochi con vincite in denaro. Ciò rappresenta una chiara violazione dell’art. 9 del decreto legge n. 87 del 12 luglio 2018.
In base al suddetto articolo
è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media.
Meta ha successivamente eliminato i post sponsorizzati, dichiarando però di non essere responsabile dei contenuti pubblicati, essendo solo un “hosting provider passivo“. Inoltre l’art. 9 del decreto non può essere applicato perché non ha una sede legale in Italia. L’azienda ha infine contestato il criterio di calcolo della sanzione.
L’AGCOM ha rigettato le argomentazioni di Meta, dato che conosce sicuramente i contenuti sponsorizzati pubblicati su Facebook, dalle quali ottiene un guadagno. Tra l’altro, prima della pubblicazione, viene effettuato un controllo per verificare il rispetto delle regole della piattaforma.
L’autorità sottolinea che “la sponsorizzazione di contenuti che promuovono giochi con vincite in danaro configura una chiara ed inequivocabile violazione dell’articolo 9 del decreto“. Inoltre Meta “consente ai propri clienti business di promuovere presso il proprio servizio Facebook gaming e giochi d’azzardo online che prevedono l’uso di denaro o di valori monetari“.
L’unica restrizione prevista riguarda l’età degli utenti (non è possibile mostrare le inserzioni ai minori di 18 anni). L’AGCOM evidenzia infine che
Meta è responsabile per non aver previsto nelle proprie condizioni generali, destinate al mercato italiano e relative alla promozione di beni e servizi a pagamento, alcuna restrizione in relazione alla pubblicità di giochi con vincite in denaro.
Per la violazione dell’art. 9 del decreto, Meta dovrà pagare una multa di 750.000 euro. Inoltre deve impedire a ciascun autore delle sponsorizzazioni oggetto del provvedimento la diffusione e il caricamento di analoghi contenuti.
Aggiornamento
Questa la posizione del gruppo di Menlo Park a poche ore dalla comunicazione AGCOM:
Pur avendo collaborato pienamente con l’autorità su questo tema, non siamo d’accordo con la decisione presa dall’AgCom e sulla multa imposta. Stiamo valutando le opzioni a nostra disposizione.