In principio si pensava che i giochi mobile sarebbero stati usati per ammazzare il tempo, magari sui mezzi pubblici o nelle file. E sopratutto si riteneva che fossero una forma di intrattenimento destinata ad essere fruita sporadicamente , al contrario della vecchia e cara console che troneggiava nel salotto di casa, pronta per riempire le domeniche.
E invece no. Almeno in base alla ricerca di MocoSpace , un sito che si occupa di intrattenimento mobile. Lo studio ha analizzato le risposte di circa 15mila consumatori USA di contenuti mobile e ha evidenziato che il 96 per cento degli intervistati gioca con il proprio smartphone in casa . Di questi, il 53 per cento lo usa a letto, il 41 per cento in soggiorno, il 5 per cento in bagno (meno popolare di quanto ci si aspetti) e l’1 per cento sul tavolo da pranzo.
L’83 per cento dei partecipanti ha dichiarato di usare i giochi mobile in attesa di un appuntamento, il 72 per cento mentre aspetta i mezzi pubblici, il 64 per cento sul luogo di lavoro, il 46 per cento in classe e il 25 per cento in palestra. Non solo. Questi giochi “a portata di mano” sembrano essere entrati nella vita quotidiana delle persone: se il 52 per cento degli intervistati ha detto di giocare per circa un’ora al giorno, ben il 32 per cento, vale a dire quasi un terzo dei rispondenti, ha ammesso di giocare anche più di tre ore.
Ma la ricerca ha anche analizzato quali sono i giochi mobile più popolari tra gli utenti. Al primo posto, con il 62 per cento, svettano i giochi social , seguono, con il 52 per cento, quelli action , poi con il 40 per cento i puzzle game e infine, con il 28 per cento, i giochi d’azzardo.
In realtà, la ricerca di MocoSpace non è la prima ad aver mostrato che la casa è il luogo più gettonato per usare i giochi mobile . Già Miniclip , che opera nel settore del casual gaming , ha evidenziato che il 44 per cento del campione pratica il gaming mobile per lo più in casa, il 22 per cento mentre è in fila, il 21 per cento mentre è in viaggio e il 13 per cento al ristorante. Secondo una ricerca di Nokia, la maggior parte degli intervistati ha rivelato di giocare a letto e poco prima di andare a dormire.
“Questa ricerca – ha prospettato Justin Siegel, co-fondatore e CEO di MocoSpace – dovrebbe far allarmare tutte le aziende che producono console. Il gaming mobile non è un compagno della console, la sta attaccando nel suo stesso campo: il divano”.
Gabriella Tesoro