Il 27 giugno lo Hubble Space Telescope gestito da NASA ed ESA ha immortalato Giove restituendo un’immagine che mostra il pianeta in tutta la sua colorata maestosità. Rimandiamo alla pagina ufficiale dell’annuncio, linkata come fonte in coda all’articolo, per lo scatto a piena risoluzione, perfetto per chi è alla ricerca di un nuovo sfondo del desktop.
Giove e la sua enorme tempesta
Quel cerchio di un rosso acceso al centro dello scatto è la Grande Macchia Rossa, un’enorme tempesta anticiclonica che da almeno tre secoli si sposta senza soluzione di continuità sotto l’equatore del corpo celeste. Ruota in senso antiorario ed è la più grande mai osservata in tutto il sistema solare: per capire quanto siano mastodontiche le due dimensioni è sufficiente pensare che per estensione è più grande della Terra. Di forma ellittica, misura da 12.000 a 14.000 Km lungo il suo asse minore e da 24.000 a 40.000 Km su quello maggiore. Ad ogni modo si sta contraendo, rimpicciolendosi di circa 1.000 Km ogni anno.
Anche gli altri punti bianchi e marroni che si possono osservare nell’atmosfera di Giove sono tempeste, ma di dimensioni inferiori e con una durata che può esaurirsi in poche ore (o proseguire per decenni). Le fasce di diversi colori rappresentano banchi di nubi dallo spessore stimato in circa 50 Km formate da ammoniaca. I venti che soffiano sulla superficie possono raggiungere e superare i 600 Km/h.
Il pianeta è il più grande dell’intero sistema solare, con una massa pari a circa due volte e mezzo quella di tutti gli altri messi assieme. Un gigante gassoso dalla composizione simile a quella della nostra stella, il Sole, in cui prevalgono idrogeno ed elio. Per questo motivo è stato a lungo considerato una “stella fallita”.
L’osservazione di Giove da parte di NASA ed ESA fa parte del programma Outer Planet Atmospheres Legacy avviato nel 2014: prevede che lo Hubble Space Telescope sia dedicato anche all’osservazione dei corpi celesti, generando così un archivio di immagini e informazioni che possono essere messe liberamente a disposizione della comunità scientifica.