Roma – La Business Software Alliance ha fatto sapere di aver apprezzato l’approvazione delle ultime modifiche al regolamento attuativo della legge sul diritto d’autore che incidono, in particolare, sull’ annosa questione dei bollini SIAE.
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha infatti approvato con un decreto (DPCM 296/2002) alcune modifiche che vengono presentate come necessarie per garantire una maggiore trasparenza del sistema dei bollini e una semplificazione delle dichiarazioni relative al software pre-installato.
Stando al decreto, sono esclusi tanto dall’apposizione del bollino SIAE quanto dalla dichiarazione sostitutiva due nuove tipologie di programmi: i sistemi operativi, le applicazioni o i programmi server destinati ad essere pre-installati su di un elaboratore elettronico e distribuiti all’utente finale insieme ad esso, nonché i software distribuiti gratuitamente con il consenso del titolare dei diritti. Vengono così affrontate due delle questioni che avevano suscitato maggiori polemiche e si tiene conto delle esigenze di distribuzione del software libero.
Già in precedenza, invece, erano esclusi dal bollino: prodotti venduti all’interno di contratti di licenza multipli, programmi scaricati da Internet e installati dal PC ( “se detti programmi non vengano registrati a scopo di profitto in supporti diversi dall’elaboratore personale dell’utente” ). Sono peraltro esclusi anche quei software che vengono venduti al solo fine di far funzionare periferiche o driver oppure che sono destinati all’aggiornamento del sistema o alla risoluzione di conflitti software o hardware (solo quando derivanti da software già istallato).
Il decreto interviene anche sulla dichiarazione sostitutiva del bollino, semplificandola: sarà sufficiente indicare il titolo del prodotto, nome e indirizzo del titolare del diritto o del suo delegato, codice identificativo del prodotto (quando disponibile), attestazione dell’assolvimento degli obblighi previsti dalle legge. La dichiarazione sostitutiva può essere effettuata anche cumulativamente per più versioni di prodotti informatici, basta indicare il titolo del prodotto base, senza riportare separatamente le diverse versioni del medesimo prodotto (linguistiche, gli aggiornamenti, le versioni distinte per canale di distribuzione o per utente finale).
La dichiarazione dovrà poi essere inoltrata alla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) prima della messa in commercio del programma. Le aziende produttrici sono tenute a conservare in deposito almeno una copia per programma per eventuali verifiche da parte degli organi competenti.