Nel mese di giugno, GitHub ha annunciato il debutto ufficiale di Copilot, una sorta di assistente basato su algoritmi di intelligenza artificiale istruiti al fine di affiancare gli sviluppatori semplificandone il lavoro. Oggi la piattaforma afferma che circa il 30% del nuovo codice ospitato è scritto con questa modalità.
Debutto lanciato per Copilot, l’IA di GitHub
La conferma del successo riscontrato dall’iniziativa è giunta in concomitanza con l’evento Universe in scena proprio in questi giorni, palcoscenico perfetto per svelare la compatibilità dello strumento estesa a pressoché tutti i linguaggi di programmazione più importanti: Python, JavaScript, TypeScript, Ruby, Java, Go e altri. Riportiamo di seguito in forma tradotta la breve dichiarazione attribuita a Oege de Moor, VP di GitHub Next, il team al lavoro sulla funzionalità.
Abbiamo ascoltato molto i pareri dei nostri utenti, a proposito di come la loro attività di coding sia cambiata grazie a Copilot. In generale, sono ora in grado di risultare molto più produttivi.
Un’altra statistica interessante condivisa è quella secondo cui il 50% degli sviluppatori che si cimentano con l’impiego dell’IA non tornano più indietro.
Tanti pro, ma anche qualche contro, come sottolinea un recente studio condotto dalla New York University. In seguito all’analisi di 1.692 progetti ospitati da GitHub e realizzati con l’ausilio di Copilot, il 40% circa è risultato affetto da problemi di sicurezza. Non che quelli curati esclusivamente da entità in carne e ossa siano esenti dal problema: in media includono 70 bug ogni 1.000 righe di codice.