Il giudice federale Charles Breyer ha respinto la causa intentata da X contro il Center for Countering Digital Hate (CCDH), un’organizzazione che monitora l’incitamento all’odio e la disinformazione sui social media. L’azienda di Elon Musk, che ha già comunicato di voler presentare appello, aveva accusato il CCDH di aver causato danni per diversi milioni di dollari.
Sconfitta per Elon Musk
Il CCDH ha pubblicato i risultati di vari studi che dimostrano la diffusione di contenuti vietati dalle regole del social network, tra cui quelli che incitano all’odio. Durante la ricerca di giugno 2023, l’organizzazione ha scoperto che il 99% dei post pubblicati dagli abbonati X Blue (oggi X Premium) sono rimasti online, quindi non è stato effettuato nessun intervento di moderazione.
L’azienda di Elon Musk ha denunciato il CCDH perché avrebbe violato i termini del servizio con lo scraping illegale dei dati, successivamente usati per creare report sbagliati. L’organizzazione avrebbe quindi avviato una campagna intimidatoria che ha spinto molti inserzionisti ad abbandonare la piattaforma, causando danni per decine di milioni di dollari.
A metà novembre 2023, il CCDH ha presentato una mozione per chiedere al giudice di respingere la causa. Ieri il giudice Charles Breyer ha dato ragione all’organizzazione.
A volte non è chiaro cosa guidi una controversia e solo leggendo tra le righe di una denuncia si può tentare di supporre il vero scopo del querelante. Altre volte, una denuncia è così sfacciata e rumorosa che non si può sbagliare sullo scopo. X ha intentato la causa per punire CCDH per le sue pubblicazioni che criticavano l’azienda.
Imran Ahmed, CEO e fondatore del Center for Countering Digital Hate ha espresso la sua soddisfazione. X ha comunicato che presenterà appello contro la decisione del giudice.
L’azienda californiana ha denunciato anche Media Matters for America che aveva rilevato la visualizzazione di annunci pubblicitari di noti marchi accanto a post di estrema destra.