Una vera e propria “rivoluzione digitale”. Così è stato descritto il piano straordinario per la digitalizzazione della giustizia, come annunciato a Palazzo Chigi dal ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta e dal Guardasigilli Angelino Alfano.
Una manovra da 50 milioni di euro , che impiegherà 18 mesi per “accelerare la giustizia” nel Belpaese. “Vogliamo accelerare il processo civile, far sì che la giustizia in Italia sia adeguata ai livelli europei – ha spiegato Alfano – Saranno digitalizzati milioni di fogli di carta che oggi sono a giacere presso le cancellerie, gli uffici giudiziari con rischi per la privacy, l’efficienza e lo smarrimento degli atti”.
Questo piano straordinario – subito operativo, ma a pieno regime solo entro ottobre 2012 – si svilupperà così su tre fronti, a partire da una serie di interventi per la digitalizzazione degli atti . Verrà implementato un sistema informatico che raccolga e cataloghi le informazioni e i documenti prodotti durante le varie fasi di un processo.
Sul secondo percorso si procederà invece verso l’archiviazione online delle notifiche . Un intervento mirato all’introduzione “dell’esecuzione automatica con pieno valore legale delle comunicazioni e delle notifiche di cancelleria agli avvocati e a tutti i soggetti coinvolti secondo la normativa vigente”.
“Talune esperienze già in atto, come a Milano – ha poi spiegato Brunetta – indicano un’accelerazione dei processi, sulla base di questa rivoluzione, fino al 30 per cento del tempo di durata degli stessi”. La terza direzione intrapresa dal piano straordinario dovrebbe portare alla possibilità di pagare a mezzo telematico i contributi previsti per l’iscrizione a ruolo di una causa e il rilascio di copie, semplici o autentiche.
Il piano straordinario si rivolgerà a 466 uffici giudiziari penali e civili : 29 Corti d’Appello (comprese le sezioni di Bolzano, Sassari e Taranto), 29 Procure Generali (comprese le sezioni di Bolzano, Sassari e Taranto), 165 Tribunali, 165 Procure presso i Tribunali, 26 Tribunali di Sorveglianza, 26 Tribunali per i Minori e 26 Procure presso i Tribunali dei Minori.
Mauro Vecchio