Gizmodo cade nella trappola del trojan

Gizmodo cade nella trappola del trojan

Per un tempo imprecisato un banner infettivo avrebbe impestato diversi computer di utenti del popolare blog. Ma i cavalli di Troia imperversano anche su Facebook
Per un tempo imprecisato un banner infettivo avrebbe impestato diversi computer di utenti del popolare blog. Ma i cavalli di Troia imperversano anche su Facebook

Con più tre milioni di visitatori quotidiani, Gizmodo è probabilmente il più seguito blog del web. Tuttavia per qualche giorno ha inconsapevolmente distribuito malware a chi si stava informando sulle ultime novità in fatto di tecnologia.

Nel post di scuse scritto da Brian Lam, chief editor del sito, si legge che una ristretta quantità di utenti potrebbe aver contratto il malware di cui Gizmodo è stato temporaneamente l’untore. Ciò che ha fatto alzare qualche sopracciglio sarebbe stata la mancanza di prontezza da parte dello staff nell’individuare e rimuovere il codice malevolo, contenuto in un finto banner della casa automobilistica Suzuki.

Lam ha spiegato questo ritardo dichiarando che nessun componente dello staff editoriale utilizza Windows: pertanto non essendo stati colpiti dal malware non sono potuti correre immediatamente ai ripari.

Se Gizmodo ha comunque risolto il suo problema non si può dire lo stesso di Facebook: da qualche giorno un trojan conosciuto con il nome di Bredolab starebbe spedendo agli utenti del social network delle mail di “conferma reset password”. In allegato si troverebbe un file nel quale, invece della nuova password, alberga un cavallo di Troia pronto ad intaccare i processi svchost.exe e explorer.exe .

Ad ogni modo Bredolab non dovrebbe preoccupare gli utenti più esperti : se non si richiede il reset della password, Facebook non spedisce email relative a questo genere di operazione.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
28 ott 2009
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