Non ne conoscono le fattezze, non li hanno mai incontrati, ma sono sicuri che forme di vita aliene siano nascoste da qualche parte nell’universo: a sostenerlo sono gli astronauti che hanno partecipato alla più recente missione a bordo dello space shuttle Endeavour .
Sedici giorni di missione, una capatina a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per installare delle componenti, quattro passi nello spazio: gli astronauti non sono stati coinvolti in alcun fenomeno misterioso che abbia suggerito la presenza di forme di vita sconosciute all’uomo, ma si aspettano che l’incontro possa avvenire presto. “Viaggiando nello spazio non sappiamo mai quello che che ci aspetta. Questo è il bello del lavoro che facciamo. Spero che un giorno ci imbatteremo in qualcosa che non siamo in grado di comprendere” ha commentato Dominic Gorie, a capo del team di astronauti rientrato sulla Terra e ospitato in Giappone per una conferenza stampa.
“Se sapremo abbattere adeguatamente le barriere, sono sicuro che potremo trovare qualcosa là fuori – ha pronosticato Mike Foreman, uno dei partecipante alla missione – È possibile che non siano evoluti quanto la razza umana, ma è difficile credere che non ci sia della vita da qualche parte in questo grande universo”. Le barriere da abbattere? Innanzitutto è necessario estendere le frontiere dell’esplorazione spaziale: “Sono solo piccoli passi quelli compiuti finora, ci siamo allontanati dal nostro pianeta solo di poche centinaia di miglia oltre l’atmosfera” ha sottolineato Richard Linnehan, un altro membro del team.
Ma se i ricercatori terricoli non dovessero riuscire nell’intento di mettersi in contatto con forma di vita aliene, potrebbero essere le forme di vita aliene a mettersi in contatto con la Terra: il Giappone è pronto ad accoglierle , qualsiasi sia l’umore con cui atterreranno sul nostro pianeta. ( G.B. )
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