Roma – In Giappone sono dei colossi, e nel resto del mondo non scherzano. Due dei marchi più blasonati dell’elettronica di consumo si buttano (di nuovo) nella mischia del mercato smartphone: Sony, che ha appena riacquistato il controllo della joint-venture con Ericsson, e Panasonic vogliono dire la loro. Per farlo scelgono Android, e prodotti dalle linee pulite e con uno schermo importante. Entrambi scelgono una “vecchia” versione del sistema operativo: ma già promettono di aggiornarsi al più presto a Ice Cream Sandwich.
Il ritorno più atteso, e chiacchierato, è senz’altro quello di Panasonic : il suo Eluga , che a Barcelona era presente anche in una versione “Power” da 5 pollici prototipale, è un ritorno di cui da tempo si vociferava e che pare partire con buone premesse. Meno di 8 millimetri di spessore (7,8 per l’esattezza), poco più di 100 grammi con schermo da 4,3 pollici con risoluzione 960×540, fotocamera da 8 megapixel, NFC e compatibilità con gli altri apparecchi di intrattenimento del marchio (coi televisori Viera, per esempio, il cellulare può funzionare da telecomando). Per dargli un tocco di originalità, Panasonic ha anche annunciato la rispondenza di Eluga ad uno standard di impermeabilità (IP57) che dovrebbe garantire al prodotto di funzionare anche dopo 30 minuti a bagno sotto 1 metro d’acqua.
Eluga monta un processore dual-core da 1GHz, dispone di 8GB di memoria interna (niente microSD) ed è il classico terminale HSPA (fino a 21Mbps in download). La batteria è ovviamente integrata per garantire l’impermeabilità. La nota stonata è la versione di Android che monta: Gingerbread 2.3.5, roba da 2011, ma Panasonic ha già fatto sapere che entro l’estate si passerà ad Ice Cream Sandwich (4.0). Il prezzo annunciato dovrebbe aggirarsi sui 450 euro, in vendita da aprile.
Per quanto riguarda la variante Power, Panasonic vuole fare le cose in grande: schermo 5 pollici con risoluzione 1280×720, prezzo da pagare un paio di mm in più nello spessore della scocca ma il peso è di soli 133 grammi, processore Qualcomm Snapdragon S4 da 1,5GHz, questa volta accanto alla memoria interna c’è anche lo slot microSD. E il telefono resta impermeabile e resistente alla polvere come il fratello minore. Quello mostrato in fiera non è l’aspetto definitivo del prodotto, ma è evidente che la tendenza verso i maxi-schermi che si sta imponendo tra gli androidi. In questo caso non c’è una data di rilascio precisa e neppure un prezzo fissato, ma pare probabile che si tratterà di una limousine tra gli smartphone.
Discorso un po’ di verso per Sony : più che un debutto si dovrebbe parlare di un programma in via di sviluppo, partito al CES di Las Vegas e che vede il suo coronamento nella fine della joint venture con Ericsso n e il rilancio dell’azione al Mobile World Congress. In Nevada era stato mostrato l’Xperia S , un bell’affarino da 4,5 pollici e processore dual-core da 1,5GHz. A Barcelona hanno invece visto la luce Xperia P e Xperia U, che completano la serie, in modo analogo a quanto mostrato da HTC con i nuovi One: il modello P ha lo schermo da 4 pollici (960×540), il modello U da 3,5 (854×480), entrambi montano CPU dual-core da 1GHz, il P ha 16GB di memoria e l’U solo 8, e le fotocamere sono rispettivamente da 8 e 5 megapixel, tutti e due montano Gingerbread (ma verranno presto aggiornati a ICS). In più, il modello P rispetto al U ha il corpo in alluminio.
Una delle particolarità più interessanti dell’Xperia P è la dock station mostrata in fiera (SmartDock si chiama), che gli consente di venire collegato alla TV e venire sfruttato tramite la stessa interagendo col telecomando. Un modo, ovvero, per fruire dei contenuti multimediali presenti sullo smartphone, magari acquistati tramite le piattaforme Sony: ma si potrà anche usare Facebook, mandare email, navigare, guardare video su YouTube. Prezzi e date precise per l’inizio della messa in vendita non sono stati forniti: ma Sony ha chiarito che si lancerà una campagna promozionale in grande stile, e che vuole fare davvero sul serio con gli smartphone ora.
Luca Annunziata