Le notizie sono frammentarie ma pare che un gruppo di anonimi hacker cinesi, utilizzando non si sa quale tecnologia, sia riuscito ad inserirsi nei televisori di milioni di spettatori nel sud della Cina, per divulgare messaggi politici contro il regime di Pechino .
Secondo Associated Press l’ incidente sarebbe avvenuto martedì sera : molti utenti si sono lamentati per un black-out di un paio d’ore delle trasmissioni televisive satellitari, un lasso di tempo nel quale gli hacker sono riusciti ad inviare brevissimi inserti polemici, dalla durata non superiore ai 40 secondi. Pochissimo, ma abbastanza per imbarazzare il regime.
Gli organi ufficiali di stampa non sembrano aver preso in considerazione quanto accaduto, e l’agenzia di stato Xinhua mentre scriviamo nulla riporta a questo proposito, mentre il giornale di Hong Kong Apple Daily , non solo conferma, ma sottolinea come Pechino stia cercando di insabbiare quanto avvenuto .
Dalle società televisive interessate sono arrivate generiche rassicurazioni che parlano di un “problema col satellite” che sarebbe poi stato risolto. Nulla si sa però delle indagini che con ogni probabilità sono in corso per individuare la fonte del segnale, uno scenario che ricorda, tra i tanti, il film Essi vivono di John Carpenter, in cui un nucleo di resistenza ad una invasione aliena si forma proprio grazie all’utilizzo pirata dell’etere (vedi foto).
AP ricorda peraltro come in passato in Cina siano avvenute altre incursioni televisive non autorizzate, in particolare ad opera del movimento spirituale Falun Gong , aspramente perseguitato dalle autorità comuniste.