C’erano una volta i dischi da 2,5 pollici in un solo formato. Poi nacquero quelli sottili da 9,5mm. E oggi ci sono quelli super-sottili da 7mm. Anzi, largo pure a quelli da 5 millimetri : a Taipei, che ospita come ogni anno il Computex, è tutto un fiorire di annunci su hard disk magnetici spessi poco più di una foglia, che occupano pochissimo spazio e si propongono per andare ad equipaggiare il folto gruppo di tablet e ultrabook che sta invadendo il mercato.
Gli annunci si rincorrono: Western Digital ha iniziato proponendo un Caviar Blue Slim da 7mm e 1 terabyte di capacità: un primato, pronto a essere replicato anche nella versione Black con tecnologia ibrida per esaltare ancora di più le prestazioni. Il Blue, comunque, è quotato a 140 dollari con due anni di garanzia: si candida a essere un’ottima memoria di massa per ultrabook, e non è escluso che uno o più di uno dei molti laptop presentati in questi giorni lo monti già.
A questo punto Seagate ha risposto : in 5mm di spessore ci vanno tranquillamente 500 gigabyte, con tanto di connettore SATA da 6GB/s e tutto il resto di una dotazione standard che ci si attende da un prodotto di questo tipo. Inoltre, con le dimensioni ridotte (cura dimagrante che ha tolto il 25 per cento dell’ingombro) e il peso calante (meno di 100 grammi), e consumi che scendono a livelli mai visti prima, questi prodotti sono adatti anche ai tablet: senza contare che il prezzo , 89 dollari, è assolutamente concorrenziale per quanto attiene la dotazione di una cospicua memoria di massa di un prodotto di fascia media.
Western Digital può comunque dormire sonni tranquilli: un disco super-sottile da 5mm nel suoi catalogo c’è, si chiama Blue Ultraslim, ha capacità e prezzo identici al Seagate (500GB per 89 dollari), ma al contrario del precedente sacrifica la connettivita SATA standard per optare per una nuova configurazione di interfaccia più simile a quella di una card. Dal canto suo Seagate è avvantaggiata da questo punto di vista: qualsiasi dispositivo già in circolazione pensato per ospitare un disco SATA potrà sfruttare le capacità del suo hard disk, mentre il WD richiede uno sforzo di ingegnerizzazione in più.
Tutti i prodotti comunque saranno in vendita entro quest’anno, se non sono già in viaggio verso assemblatori e OEM: Western Digital non fa nomi, mentre Seagate spende marchi blasonati come Asus, Lenovo e Dell tra i suoi clienti.
Luca Annunziata