Gli SMS antikiller funzionano?

Gli SMS antikiller funzionano?

La St. John's University ha rischiato una nuova Virginia Tech, ma la Polizia e un sistema di alert wireless han fatto rientrare l'allarme senza colpo sparare
La St. John's University ha rischiato una nuova Virginia Tech, ma la Polizia e un sistema di alert wireless han fatto rientrare l'allarme senza colpo sparare

Roma – Mercoledì scorso l’ombra della strage della Virginia Tech si è stagliata sul campus della St. John’s University , ma la Polizia e il “passa-parola” elettronico hanno evitato la tragedia. Nessun ferito, nessun morto nel borough del Queens (New York), ma solo tanta paura.

Come riportano le cronache , 16 minuti dopo l’avvistamento del “cacciatore” ventiduenne Omesh Hiraman, che si aggirava armato per il campus universitario, la centrale operativa ha diramato SMS ed email di emergenza .

“Dalla pubblica sicurezza. Un maschio è stato trovato nel campus con un fucile. Vi preghiamo di rimanere nei vostri edifici fino a nuovo ordine. È già in custodia, ma per piacere aspettate fino alla fine dei controlli”, ha diramato elettronicamente Thomas Lawrence, vice presidente della pubblica sicurezza della St. John’s, a tutti gli studenti inscritti al nuovo servizio di alert.

Il giovane Hiraman, infatti, è stato catturato quasi istantaneamente dalla Polizia del Campus e dalla NYPD (New York Police Department). Fucile in spalla, felpa con il cappuccio e maschera di Halloween devono essere stati elementi sufficienti per far scattare l’allarme interno. Un sistema di sicurezza che ha funzionato brillantemente, e che nel mailing e messaging ha trovato un complemento.

“Lodo personalmente l’amministrazione della St. John’s University per aver attivato l’innovativo sistema di text-messaging quando si è manifestata la situazione di pericolo nel campus”, ha dichiarato Eliot Spitzer, Governatore dello Stato di New York. “Il sistema di allerta ha notificato agli studenti e allo staff il pericolo imminente, nel corretto tempismo e nel giusto modo”.

Lo scorso aprile infatti, durante l’ attentato suicida consumatosi presso la Virginia Tech University, a causa dell’eccesso di chiamate era saltato completamente il network mobile. Nessuno, insomma, riuscì a diramare un comunicato per informare gli studenti del pericolo.

Per far fronte a questo eventuale rischio molte università – come la St. John’s – hanno deciso di attivare un sistema specifico e indipendente. “Come conseguenza dell’incredibile tragedia che ha colpito la Virginia Tech, abbiamo ben chiaro del perché un sistema come questo sia importante”, ha sottolineato Spitzer. “Senza la cooperazione del campus e l’organizzazione dell’Università, questa situazione si sarebbe potuta concludere differentemente”.

Il sistema di alert dell’Università newyorchese inizialmente vantava non più di 2100 abbonati, su circa 20 mila potenziali. Dopo neanche 24 ore dalla cattura del folle il numero complessivo degli iscritti è salito a 6500. Come sottolinea però la testata mocoNews sebbene il primo comunicato sia stato spedito dopo la cattura del giovane, gli SMS si sono dimostrati un ottimo strumento di comunicazione di massa per tenere le persone informate e prevenire che le chiacchiere nei campus alimentino “battute di caccia” indiscriminate.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
2 ott 2007
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