La creatività è un dono essenziale per generare qualcosa di unico. In questo contesto, l’intelligenza artificiale sembra essere la guida perfetta. Tuttavia, cosa succede all’originalità di un lavoro, soprattutto se l’intelligenza artificiale viene utilizzata a scopi professionali, per lavoro o per studio? Per questo motivo, sono stati sviluppati degli strumenti in grado di rilevare quando un’immagine è stata generata dall’AI.
Rilevare immagine AI: gli strumenti migliori
Generare immagini con l’AI è un processo semplice e veloce, e ci sono molti strumenti disponibili per farlo. Allo stesso modo, esistono numerosi strumenti che possono rilevare l’utilizzo dell’AI. Il primo strumento pratico e diretto è Content at Scale, che grazie al sito web permette di rilevare le immagini AI in modo gratuito e preciso. Infatti, per procedere è sufficiente caricare il file dell’immagine o incollare l’URL, e con un semplice clic, il rilevatore fornirà una percentuale di probabilità che l’immagine è stata generata dall’intelligenza artificiale o dall’essere umano.
Rilevare l’immagine AI con AI or Not
AI or Not è un altro strumento che utilizza una tecnologia avanzata per autenticare immagini, video e voci in pochi secondi. In questo caso per utilizzare la piattaforma e necessario accedere creando un account e solo dopo è possibile procedere con lo strumento per identificare le immagini AI.
Per procedere è necessario procedere sul sito ufficiale e selezionare su “Drang and drop”, per poi scegliere se accedere con il proprio account Google oppure registrando un nuovo account su AI or Not di Optic. Dopo aver terminato il processo di registrazione, è possibile utilizzare la piattaforma per analizzare un’immagine e rilevare se prodotta dall’intelligenza artificiale.
Illuminarty: rileva immagini AI in pochi secondi
Illuminarty è uno strumento pratico e veloce che permette di scoprire se un’immagine è stata generata dall’AI. Questo strumento non solo indica se un’immagine è stata creata usando l’IA, ma rivela anche quale modello specifico è stato utilizzato e quali aree dell’immagine sono state generate dall’intelligenza artificiale. Inoltre, la piattaforma risulta completa in quanto permette anche di identificare il testo generato dall’AI, in questo modo nel caso in cui è necessario revisionare contenuti di diversa tipologia è possibile procedere in una sola piattaforma.
Nella pratica è necessario accedere al sito web e procedere su “Get Started” per poi in un semplice click caricare l’immagine interessata e visualizzare la percentuale vicino l’immagine appena caricata. Invece, nel caso in cui si vuole verificare un testo, basterà selezionare “Testo” nella parte laterali sinistra e procedere inserendo il testo. Uno strumento pratico e veloce per avere un rivelatore AI completo in una sola piattaforma.
Fake Profile Detector: a caccia di immagini e profili AI
Fake Profile Detector è invece un’estensione pratica e utile, in quanto è in grado di rilevare delle immagini deepfake, nonché quei contenuti che alterano il volto o la voce di una persona reale usando l’intelligenza artificiale.
Fake Profile Detector riesce a trovare un profilo fake generato dall’AI grazie a un algoritmo basato sul machine learning, che analizza le immagini e riesce a indicare se sono autentiche o modificate. Infatti, è consigliato l’utilizzo di questa piattaforma per analizzare e identificare le immagini dei profili sul web o suoi social network.
I limiti degli strumenti che rilevano un’immagine AI
Le immagini generate dall’AI sono spesso molto realistiche e possono facilmente rappresentare un’immagine o una creazione fatta dall’uomo. In altri casi, tuttavia, sono molto artificiali e quindi visibili a occhio nudo anche senza l’uso di un rilevatore. In ogni caso, lo strumento che rileva un’immagine generata dall’intelligenza artificiale è utile e pratico per capire con maggiore sicurezza che tipo di immagine si ha davanti.
Purtroppo, non sempre è possibile ottenere risultati veritieri, infatti, molti strumenti di rilevazione AI generano una risposta errata. Inoltre, non sempre riescono a rilevare un’immagine AI ma al contrario viene contrassegnata come vera. Per questo motivo, è importante utilizzare questi strumenti come supporto, ma verificare con altri metodi il tipo di immagine per verificarne l’originalità e la fonte.
Controllo visivo dell’immagine
Le piattaforme che rivelano le immagini AI sono efficaci e veloci, ma in caso di dubbio è possibile anche analizzare autonomamente alcuni dettagli di un’immagine, per cercare di capire se sia stata generata dall’AI. Innanzitutto, è importante prestare attenzione ai dettagli, il primo metodo consiste nel cercare eventuali errori nelle sagome o nell’aggiunta di elementi superflui. Successivamente, con maggiore attenzione, si può passare a controllare la forma o l’intensità delle luci e delle ombre. Questi elementi possono dare all’immagine un aspetto artistico, ma al tempo stesso innaturale o distorto.
Ma non solo, un altro aspetto tipico delle immagini generate dall’intelligenza artificiale, che può fare da campanello da allarme, è la presenza di bordi o contorni sfocati, irregolari o discontinui, in particolare tra oggetti diversi o tra il primo piano e lo sfondo. Allo stesso modo, un altro indicatore è la presenza di prospettive errate o dettagli ripetitivi da rendere l’immagine sproporzionata o deformata, soprattutto tra gli elementi del volto, del corpo o della scena. Spesso sono solo dei dettagli che vanno analizzati con attenzione anche da più vicino. Infine, se possibile, è utile verificare il contesto e la fonte dell’immagine. L’immaginazione ha dato vita a particolari creazioni d’immagini che, spesso associate a una piccola ricerca sul web, rivelano immediatamente la natura non reale dell’immagine.