L’intelligenza artificiale è ormai ovunque: sempre più aziende stanno implementando soluzioni proprietarie nei loro servizi, semplificando l’utilizzo di applicazioni e sistemi come mai prima d’ora. Il 2023 è davvero l’anno della rivoluzione tecnologica, stando a quanto visto in questi primi sei mesi, e anche colossi del mondo tech lo sanno bene. Recentemente abbiamo visto come Dropbox usa l’IA nella sua piattaforma cloud, rendendo immediata la ricerca di contenuti multimediali nei suoi server e ottimizzando l’archiviazione online di file di qualsiasi tipo.
Eppure, l’AI non si occupa solo di generare testi, immagini, musica, video e aiutare le aziende. Esistono anche soluzioni più peculiari da usare nel quotidiano per rendere il tempo libero più produttivo. Ad esempio, conoscete Gliglish? Con il suo nome che quasi sembra uno scioglilingua potrebbe apparire un servizio inutile. Invece, si tratta di un insegnante di lingue basato sull’intelligenza artificiale!
Cos’è Gliglish?
Gliglish è una AI che insegna lingue permettendo agli utenti di esercitarsi sia a parlare che ad ascoltare, facendogli migliorare la loro fluidità e acquisire fiducia attraverso la pratica regolare. Duolingo resterà indubbiamente il servizio numero uno al mondo per l’apprendimento divertente di lingue straniere, ma con l’intelligenza artificiale si toccano nuove frontiere senza precedenti.
Nel caso specifico di Gliglish, la piattaforma supporta inglese (USA, Regno Unito, Australia), bulgaro, olandese, francese, tedesco, ungherese, italiano, norvegese, portoghese, russo, spagnolo (Spagna, Messico) e svedese. Un numero tutto sommato limitato di lingue, ma che comprende tutto il necessario per girare il mondo ed esplorare le località più visitate sulla Terra.
Questo strumento viene venduto come un metodo “dodici volte più economico rispetto a un insegnante tradizionale” per imparare una lingua, accessibile ovunque e in qualsiasi momento, da smartphone e computer. Come già anticipato, permette sia di imparare a scrivere correttamente in un’altra lingua, sia di apprendere il parlato inviando clip audio direttamente all’IA, che controllerà la pronuncia delle parole o di frasi intere.
Come funziona?
Basato sulla stessa tecnologia alla base di ChatGPT, ovvero sul modello di linguaggio GPT di OpenAI, ha una interfaccia molto simile a un classico chatbot AI come lo stesso ChatGPT o Google Bard. Senza nemmeno la richiesta di iscrizione, Gliglish è accessibile visitando il sito ufficiale e poi selezionando la lingua che si intende imparare. Una volta scelta, si può selezionare tra l’opzione “classica” Teacher (ovvero un tipico insegnante) e Roleplay (ovvero una simulazione di uno scenario quotidiano, come una conversazione in un negozio o in un ristorante).
L’opzione Teacher porta l’utente direttamente nel pieno dell’azione: l’IA si introduce e invita lo studente a rispondere verbalmente. Una volta concesso l’accesso al microfono al sito, è possibile seguire uno dei suggerimenti proposti da Gliglish o inviare un messaggio audio nella lingua che si intende studiare o nella propria lingua. Nel primo caso, la trascrizione sarà immediata. Nel secondo caso, l’IA tradurrà il file audio inviato nella lingua che si sta studiando e genererà la risposta adottando quest’ultima. Naturalmente, è possibile tradurre il testo per facilitare l’apprendimento. Inoltre, la sintesi vocale dell’IA permetterà di sentire la pronuncia corretta di determinate parole.
La seconda modalità “Roleplay”, invece, simula una situazione più elaborata guidando lo studente in una conversazione più normale e naturale in un contesto reale. In questo caso i suggerimenti vengono dati solo dopo qualche secondo, se il sistema percepisce una certa difficoltà nella preparazione di una frase.
Tra le funzionalità presenti in entrambe le modalità, dunque, notiamo il riconoscimento vocale multilingue, traduzioni e suggerimenti, una velocità di lettura regolabile e feedback sulla grammatica.
Si tratta di uno strumento efficace?
Nella nostra prova abbiamo parlato senza troppe difficoltà in inglese con l’intelligenza artificiale di Gliglish, e l’unica critica effettiva consiste nella qualità della sintesi vocale che, in fondo, sembra troppo poco umana. Considerati gli standard attuali della lettura tramite voci sintetizzate, sarebbe ideale implementare una soluzione più autentica per rendere la conversazione maggiormente gradevole.
Ciononostante, dobbiamo ammettere che Gliglish riesce efficacemente a offrire un metodo di apprendimento accessibile, facile da utilizzare e adeguato ad apprendere le basi di una lingua straniera. In quanto strumento multilingue, consente agli utenti di imparare lingue diverse senza troppi disguidi tecnici. Per di più, con l’aggiunta continua di nuove funzionalità e l’aumento del feedback degli utenti i gestori del servizio sapranno soddisfare le esigenze del pubblico nel corso dei prossimi mesi.
Tuttavia, Gliglish chiarisce che il server raccoglie le registrazioni audio e le trascrizioni per addestrare l’IA e migliorare i suoi servizi. In alcuni casi, personale umano potrebbe persino ascoltare gli audio o leggere i testi, o inviare i dati personali con terze parti. Insomma, qualche utente particolarmente attento alla privacy potrebbe non condividere queste pratiche, comunque chiarite integralmente nei termini di servizio.
Quanto costa?
Gliglish offre un modello freemium con accesso gratuito a un singolo argomento e conversazioni limitate a 20 messaggi al giorno. A 29 euro al mese è possibile acquistare l’accesso a Gliglish Plus con 3.000 crediti mensili, che corrispondono a un massimo di 37 ore di pratica. Naturalmente si ottengono l’accesso prioritario, funzionalità inedite in anteprima e molte altre situazioni per la modalità Roleplay.
Rispetto a un insegnante vero si perdono il fascino e l’utilità dell’interazione umana faccia a faccia, ma il prezzo è decisamente inferiore. Con i suoi compromessi, Gliglish potrebbe risultare il servizio perfetto per chi vuole imparare una lingua aggiuntiva senza spendere troppo.