L’ennesima sfida legale al gigante Google, lanciata da un cittadino canadese all’attenzione della Corte Suprema nel distretto della British Columbia. L’azienda di Mountain View è stata accusata di aver rastrellato e sfruttato indebitamente le informazioni inviate da utenti non registrati al servizio di posta elettronica Gmail .
Le accuse potrebbero estendersi, trasformando l’iniziativa legale del cittadino canadese in una class action, a coinvolgere tutti quegli utenti che hanno inviato – anche solo una volta nella vita digitale – un messaggio di posta agli account Gmail.
In sostanza, i vertici di BigG avrebbero sfruttato le informazioni degli utenti non registrati a Gmail per confezionare pubblicità su misura, ovviamente pagate dagli inserzionisti per gli account sul servizio di posta elettronica . Come a dire: Google intercetta i dati appartenenti a soggetti terzi per la pubblicità destinata ai suoi utenti.
Stando alla denuncia canadese, la Grande G avrebbe violato i dettami legislativi del Privacy Act , raccogliendo le informazioni personali senza il permesso degli utenti non registrati a Gmail. Ai giudici della Corte Suprema è stato chiesto un risarcimento pari a 500 dollari per ciascuna email degli utenti di altri servizi conservata e sfruttata da Mountain View.
Mauro Vecchio