HTTPS non è più solo un’opzione per gli utenti di Gmail: Google d’ora in poi cifrerà tutti i messaggi che transitano tra l’utente e i server del proprio servizio di posta elettronica e tra i datacenter stessi, affinché si possa rispondere con una protezione adeguata alle sempre più pressanti minacce di intrusione.
Gmail ha invero offerto fin dal principio la possibilità di comunicare con protocollo HTTPS, diventato di default nel 2010: ora la cifratura è irrevocabile, assicurata per tutte le comunicazioni che da qualsiasi dispositivo dell’utente si dirigono verso i server di Google, in modo che “nessuno possa spiare i vostri messaggi nel momento in cui si muovono tra voi e i server di Gmail – indipendentemente dal fatto che stiate usando reti WiFi pubbliche o che vi stiate connettendo dal vostro computer, telefono o tablet”. Sono altresì cifrati tutti gli scambi di dati fra i datacenter della Grande G: si spiega infatti che “ogni singolo messaggio email che mandate o ricevete – il 100 per cento di questi – è cifrato anche quando si muove internamente a Google”.
Mountain View non fa esplicito riferimento alle dibattute pratiche dell’intelligence statunitense, ma cita certe “rivelazioni dell’estate scorsa” che avrebbero reso il ricorso alla cifratura ubiqua una priorità: i documenti mostrati al mondo da Edward Snowden hanno rivelato come NSA avesse trovato il modo di frugare fra i flussi di dati scambiati fra i server di Google, e l’ irrobustimento delle misure di sicurezza appare indispensabile a Mountain View per mantenere la fiducia dei propri utenti.
Fiducia che Google consolida esponendo i dati relativi al 2013 riguardo alla affidabilità di Gmail: il servizio di posta elettronica ha funzionato senza problemi per il 99,978 per cento del tempo. Il 2014, invece, non è cominciato nel migliore dei modi. ( G.B. )