Nel complesso le vendite hardware per le game console sono calate del 4 per cento rispetto all’anno scorso (da 457 milioni un anno fa a 440,5 oggi), per i giochi invece il calo registrato è del 7 per cento: con eccezioni importanti come quella di PlayStation 3 che con God of War III vede le vendite balzare in avanti del 44 per cento solo nel mese di marzo. Sembrerebbe, in un certo senso, che per fermare la discesa i produttori di videogiochi debbano appellarsi agli dei.
A guardare alcuni numeri sembrerebbe continuare la crisi dei giochi: con 557.500 Wii vendute a marzo, pur confermandosi leader del settore, la console bianca ha una flessione del 7,2 per cento. Xbox infatti si ferma a 338.400 unità (in crescita del 2,5 per cento) e PlayStation 3 a 313.900. In totale Wii sarebbe stata acquistata 67,5 milioni di volte, e rimane così, con il 43 per cento del mercato totale delle console, la piattaforma più venduta della sua generazione. Xbox 360 in totale ha venduto quasi 40 milioni di console e PS3 circa 33 milioni.
In realtà marzo, in controtendenza rispetto all’hardware, ha visto la spesa per software, accessori e giochi nel mercato statunitense tornare a crescere anche rispetto al dato corrispondente del 2009: sei per cento in più rispetto ai 1,44 miliardi per quanto riguarda i videogiochi, 11 per cento per gli accessori e 10 per i software. L’andamento conferma quanto rilevato con le statistiche del settore italiano: gli utenti tendono a chiedere il massimo alla propria console.
In particolare è PlayStation 3 ha registrare la crescita maggiore nel mese di marzo (più 44 per cento) grazie come detto soprattutto al prodotto di punta God of War III (qui la recensione e gli speciali di Videogame.it ). Si attesta al primo posto nella classifica dei giochi più venduti, seguito dal nuovo titolo Pokemon per Nintendo Wii e da Final Fantasy XIII.
In attesa dei nuovi controller delle tre piattaforme , Nintendo difende e lavora sul suo motion plus, le altre prossime all’esordio di PlayStation Move e Project Natal , il quadro del mercato dei game nonostante la congiuntura economica negativa sembra iniziare a intravedere con l’inizio del nuovo anno la fine del tunnel: grazie a casual gamer e a videogame best seller (God of War o i titoli calcistici per il mercato italiano ).
Claudio Tamburrino