Renton (USA) – Ogni tanto si torna a parlare di gogna elettronica negli Stati Uniti, dove la pratica di pubblicare su internet nomi, fotografie e dati personali di persone che hanno subìto condanne per reati sessuali, è ormai diffusissima. In barba a qualsiasi ragionamento sul diritto alla privacy di chi ha pagato per i suoi errori o si trova in libertà vigilata, nel New Jersey si pensa ad una modifica della Costituzione dello stato per consentire l’istituzione della gogna cyber.
La modifica è necessaria per evitare un giudizio di incostituzionalità da parte della Corte Suprema dello Stato, che finora ha messo davanti il diritto alla privacy degli individui. Questa volta l’offensiva è condotta dall’alto, addirittura dal governatore del New Jersey, Christine Todd Whitman, secondo cui: “ci sta a cuore la privacy dell’individuo, ma ci sta più a cuore l’interesse della comunità”.
L’associazione per i diritti civili ACLU ha già annunciato che si schiererà per contrastare l’ennesima gogna e ha citato i numerosi casi in cui, a causa della pubblicazione o diffusione di nomi e dati personali di ex condannati per reati sessuali, si sono verificati incidenti ai danni di ex detenuti. In parte si tratta di eventi legati alle organizzazioni di “neighbors’ watch”, associazioni di cittadini che vigilano da sé su interi quartieri di città e zone rurali.
Va detto che negli Stati Uniti quasi tutti gli stati federali hanno disposizioni per la distribuzione di informazioni alla comunità sulla presenza, in un certo quartiere, di persone già condannate per reati sessuali. E in 16 stati è già stata attivata qualche forma di gogna elettronica, in alcuni casi comprensiva di indirizzi e fotografie.