Chi sperava che il Bitcoin fosse pronto a rimbalzare verso l’alto e verso nuove ambizioni, nelle ultime 24 ore ha visto affossati i propri auspici: nuova giornata nera per le principali criptovalute e tutto ciò a causa, in questo caso, di una decisione firmata Goldman Sachs.
Aggiornaemnto: Goldman ha chiarito la propria posizione ai microfoni CNBC.
La notizia è in realtà una non-notizia, nel senso che da Goldman Sachs non è giunta in realtà alcuna nuova informativa. Il calo improvviso del valore delle criptovalute è tuttavia originato da un report di Business Insider secondo il quale la banca d’affari di New York avrebbe rinunciato alla creazione di un desk dedicato al mondo del Bitcoin e affini. Il progetto era stato confermato nel tempo ed aveva lasciato intendere che la banca fosse pronta a salire sul carrozzone delle criptovalute, aprendo alle monete virtuali i grandi capitali di Wall STreet, cosa che avrebbe rappresentato un boost di enorme importanza per l’intero settore. Tutto ciò si è però lentamente sgonfiato dietro i silenzi della banca e si è ora spento a seguito delle voci trapelate in queste ore.
Goldman Sachs decide di non decidere
Dalla Goldman Sachs giunge semplicemente silenzio: né si conferma che il desk sarà aperto, né si conferma che il progetto è stato detronizzato. Secondo quanto trapelato, i dubbi della banca sono relativi alla confusione normativa che aleggia attorno al mondo delle criptovalute, rendendo ogni azione meno sicura e appetibile tanto da parte della banca, quanto da parte degli utenti. Ciò rappresenta di fatto una sussurrata richiesta di chiarezza tanto alle istituzioni quanto agli stakeholder, affinché si possa giocare a carte scoperte e la criptovaluta possa diventare davvero un asset di investimento.
L’entrata da protagonista di Goldman Sachs avrebbe rappresentato un fattore determinante, sia per l’aumento del volume d’affari correlato, sia per il chiaro endorsement che la cosa avrebbe rappresentato. La mancata decisione, l’eterna sfiducia e lo sgonfiarsi delle notizie che ci si attendeva hanno così portato ad una nuova fuga dalle criptovalute, determinandone un immediato tracollo. Per i Bitcoin il valore passa da 7000 a 6400 in 24 ore (-10%), Ethereum scende invece da 260 a 226 (-13%). Similare l’ordine di caduta delle altre principali valute virtuali.
Bitcoin perde così l’ennesima opportunità per svettare, ma al tempo stesso il passaggio a vuoto non determina giocoforza una bocciatura. Goldman Sachs non ha infatti negato il proprio apporto alla causa per il futuro ed al tempo stesso non ha fatto che ribadire quanto già in molti sostengono: soltanto creando un maggior equilibrio nelle quotazioni, conseguenza di un contesto costruito su maggiori certezze normative, potrà rendere realmente appetibile l’asset al trading a Wall Street.
Il passo indietro sarebbe pertanto parziale: invece di un vero e proprio desk dedicato, Goldman Sachs potrebbe aprire un servizio di gestione e protezione delle criptovalute, senza abbracciare alcun rischio e rimanendo in attesa di capire se le criptovalute possano o meno diventare un affare di lungo periodo. Ripartendo, però, da valori che nel frattempo son crollati al solo soffio di un report.
Aggiornamento: Goldman Sachs chiarisce
Il rimbalzo è servito: il valore delle criptovalute è tornato a lievitare fin dal momento in cui il Chief Financial Officer di Golman Sachs, Martin Chavez, si è sentito in dovere di chiarire la posizione del gruppo sul tema criptovalute. Nella fattispecie Chavez smentisce che la banca abbia deciso di abbandonare l’idea di un desk dedicato per le monete virtuali, ma al tempo stesso ha spiegato che non c’è alcuna timeline delineata per il raggiungimento di tale obiettivo.
Di fatto la situazione cambia ben poco rispetto a quanto emerso nelle ore antecedenti, ma cambia la prospettiva: il progetto che sembrava destinato a cadere è in realtà un progetto destinato a rimanere nel cassetto in attesa di evoluzioni. Quanto basta al mercato, insomma, per tornare a costruire un rimbalzo del Bitcoin e delle altre principali criptovalute.