La prima regola del Goldman Sans è...

La prima regola del Goldman Sans è...

La banca d'affari Goldman Sachs pubblica un font per l'utilizzo libero e gratuito, ma com'è noto il diavolo si nasconde nei dettagli.
La prima regola del Goldman Sans è...
La banca d'affari Goldman Sachs pubblica un font per l'utilizzo libero e gratuito, ma com'è noto il diavolo si nasconde nei dettagli.

Dalla descrizione nella pagina di download si legge che “Goldman Sans è un carattere personalizzato progettato per le esigenze della finanza digitale”. Insomma, un font, offerto per l’utilizzo libero e gratuito da Goldman Sachs, una realtà che in tempi recenti ha puntato sempre più sull’ambito FinTech attraverso iniziative come il coinvolgimento diretto nel progetto Apple Card.

Goldman Sans: il font di Goldman Sachs

Nulla di particolarmente eclatante, se non fosse per un passaggio dei termini di utilizzo in cui si mette nero su bianco che è proibito “utilizzare il font per denigrare e suggerire alcuna affiliazione o endorsement di Goldman Sachs”. Già, cosa potrebbe andare storto?

Non è trascorso molto prima che i social si riempissero di post come quelli allegati qui sopra e sotto, prendendo di mira la banca d’affari con riferimenti all’attività del gruppo e testi scritti ovviamente proprio utilizzando il carattere in questione.

In caso di violazione dei termini, Goldman Sachs si riserva il diritto di revocare in modo unilaterale la licenza per il libero utilizzo del font, rendendo così potenzialmente chi ne ha fatto un uso ritenuto non congruo esposto ad azioni legali.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
27 giu 2020
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