Google avrebbe pagato due dipendenti chiave , Sundar Pichai e Neal Mohan, rispettivamente 50 milioni e 100 milioni di dollari per trattenerli all’interno dell’azienda. Questo quanto riferiscono alcune fonti di TechCrunch .
Ad entrambi i dipendenti, all’inizio di quest’anno, era stato offerto il ruolo di Product Chief presso Twitter, posizione successivamente ricoperta da Jack Dorsey, quando entrambi i dipendenti hanno deciso di rifiutare l’incarico a seguito della abile controproposta di Montain View da decine di migliaia di euro.
Segno di un mercato libero con dirette conseguenza sulla mobilità dei lavoratori e sulla loro remunerazioni in merito alle loro qualità, contrariamente al contesto in cui lo scorso anno sono emersi accordi stipulati fra molte aziende ITC in merito ad una politica di non competizione in materia di assunzioni, che prevedeva che le aziende si impegnassero a non assumere impiegati delle rivali società per mantenere un livello basso del costo lavoro.
D’altronde non stupisce che sia proprio Google ad aver pensato ed attuato l’abile manovra del compenso monetario per impedire l’abbandono di due dipendenti. Una politica simile, pensata per impedire defezioni verso i competitor, era stata adottata da Mountain View nel novembre scorso dal CEO Eric Schmidt: aveva aumentato gli stipendi di tutti i googler del 10 per cento.
Raffaella Gargiulo