I business cloud non hanno ancora generato utili di rilievo , ma a quanto pare questa amara verità non spaventa Google, sempre più decisa a dare battaglia alla concorrenza su tutti i fronti. La novità del giorno, nel disegno di nuvole telematiche di Mountain View, è però tutta concentrata sulla riduzione dei prezzi per l’utente-abbonato finale.
Google taglia, anzi schianta i prezzi per l’accesso alla sua infrastruttura cloud, e lo fa andando molto oltre i tagli già annunciati non molti giorni addietro : il costo per Gigabyte virtuale è sceso a 0,026 dollari di base, contro gli 0,037 dollari per Gigabyte di Amazon che scattano dopo aver archiviato qualche Terabyte sul servizio AWS.
Il cloud storage di Google costa ora il 68 per cento in meno, la potenza di computing “on-demand” il 32 per cemto in meno e l’uso dell’engine di analisi dei dati Big Query addirittura l’85 per cento in meno. E questo è solo l’inizio, visto che la corporation dell’advertising dice di voler mettere in pari la riduzione dei costi dei suoi servizi telematici con quella dell’hardware virtuale su cui essi sono basati.
Un’altra novità di sicuro interesse per i fedeli del cloud si chiama sustained-use discounts , un programma di sconti progressivi che scatta automaticamente al crescere dell’utilizzo dei servizi di Google: facendo lavorare un’istanza di database 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 per un mese intero, spiegano da Mountain View, alla fine il costo del servizio risulta ridotto del 53 per cento rispetto al prezzo pagato inizialmente.
Alfonso Maruccia