Da oggi è ufficiale: Google ha siglato un accordo con tredici editori italiani per remunerare – sulla base di intese con i singoli publisher – quanti aderiscono al programma Google News Showcase.
Spiega Google:
Questi accordi per News Showcase tengono in considerazione i diritti previsti dall’Articolo 15 della Direttiva Europea sul Copyright in relazione agli usi specifici online delle pubblicazioni giornalistiche (tali diritti non si applicano ai collegamenti ipertestuali e all’utilizzo di estratti molto brevi).
Google News Showcase è un nuovo programma di licenze annunciato da Google nel 2020, che offrirà ai lettori l’accesso a contenuti più approfonditi a fronte di una remunerazione per gli editori firmatari degli accordi. News Showcase permetterà agli editori di rafforzare la propria relazione con i lettori, sviluppare nuovi modelli per la monetizzazione dei contenuti e trarre beneficio dall’aumento di traffico verso il proprio sito. News Showcase sarà disponibile in Italia nei prossimi mesi.
Google News, accordo con 13 editori italiani
Con questa stretta di mano si pone temporaneamente fine alle tensioni da anni in auge relativamente alla vertenza che vedeva Google e gli editori su fronti opposti. Gli editori ottengono dunque un accordo che porta ad una condivisione della monetizzazione di quei contenuti che Google utilizza per dar corpo al proprio servizio: una concertazione sui click che cambia gli equilibri in ballo ed offre a tredici editori un profilo privilegiato nei confronti di Google.
Questi i firmatari dell’intesa con il colosso di Mountain View:
- RCS Media Group
- Sole 24Ore
- Gruppo Monrif
- Caltagirone Editore
- il Fatto Quotidiano
- Libero
- Il Foglio
- Il Giornale
- Il Tempo
- Ciaopeople
- Edinet
- Gruppo Corriere
- Citynews
- Varese web
Questo il commento di Urbano Cairo, CEO RCS Media Group:
Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo accordo che, regolando anche il tema dei diritti connessi, riconosce l’importanza dell’informazione di qualità e l’autorevolezza delle nostre testate. Un nuovo tassello nella partnership con Google che valorizza i quotidiani RCS e offre un ulteriore impulso alla crescita della nostra customer base, supportando con una sempre più ampia copertura informativa.
La disfida tra le parti iniziò sotto i colpi della FIEG che oltre un decennio fa metteva in discussione il ruolo di Google nella monetizzazione delle news. Erano però tempi differenti ed il contesto non era ancora quello odierno. Le battaglie di allora furono tuttavia antesignane nell’individuazione di Google in funzione di gatekeeper nella gestione del traffico e l’importanza – al tempo stesso – dei contenuti nella formazione della sua posizione dominante nella ricerca. Quella odierna è dunque una svolta vera e propria, che crea un nuovo clima attorno al mondo dell’informazione soprattutto nel contesto della sua simbiosi con il motore di ricerca.
Questi nuovi accordi rappresentano un importante passo avanti e confermano l’impegno di Google verso gli editori italiani. I nostri editori partner avranno accesso a nuove opportunità per valorizzare i propri contenuti e per aumentarne la profittabilità. Siamo felici di contribuire allo sviluppo dell’ecosistema digitale per il mondo degli editori e di rafforzare il nostro impegno verso il giornalismo di qualità.
Fabio Vaccarono, Vice President di Google e Managing Director di Google Italy
Fabio Vaccarono, alla guida di Google Italia ed al tempo stesso membro del CdA del Gruppo 24 Ore dal 1 agosto 2018 (in qualità di “Amministratore non esecutivo”), non può che essere stato il canale di comunicazione privilegiato tra le parti per cercare di trovare un equilibrio di mutua soddisfazione. Quel che non è chiaro dalle comunicazioni ufficiali, però, è il tenore dei singoli accordi siglati con le singole testate: i contenuti delle partnership rimangono dietro le quinte e non consentono di analizzare più approfonditamente l’impatto del progetto né sul futuro di Google News, né in termini di modello di business per gli editori coinvolti.
Al centro del progetto Google News Showcase, tuttavia, c’è fin dal principio (giungo 2020) il tentativo di concertare uno scambio tra contenuti e monetizzazione: Google mette a disposizione i propri canali, gli editori mettono a disposizione informazione di qualità. Questi ultimi, inoltre, avranno maggior voce in campitolo nella costruzione di un rapporto diretto con i lettori, così da poter costruire nuovi modelli di monetizzazione. Così facendo si possono trovare nuove alternative – o nuove collaborazioni – attorno al bivio dei paywall e si possono sperimentare nuovi orizzonti per consentire agli editori di finanziare la propria attività in un momento tanto complesso per l’informazione. L’obiettivo è andare oltre la precedente Google News Initiative, creando una vera e propria partnership fattuale tra le parti.
Così come le aziende, i governi e le organizzazioni della società civile, anche noi ci assumiamo l’impegno di fare la nostra parte per supportare il business dell’informazione
Brad Bender, VP Product Management, Google
Nei giorni scorsi Microsoft è stata chiara nei confronti di Google, puntando il dito contro la sua pervasiva presenza in ogni elemento della filiera dei contenuti (tanto nella ricerca quanto nell’adv e così via). Con questo accordo Google si mette al riparo e diventa di fatto partner degli editori, con accordi che – in quanto siglati da ambo le parti – sono da ritenersi vantaggiosi tanto per l’editore quanto per il gatekeeper.
Se son rose, sarà questa primavera a farle fiorire: Google News Showcase sarà disponibile in Italia “nei prossimi mesi“. Di fronte ad un accordo di questo tipo, infatti, gli interrogativi non mancano: il percorso evolutivo di Google News ed il ruolo che i tredici firmatari avranno sul servizio nei mesi a venire potranno meglio raccontare quelli che sono gli obiettivi di ambo le parti e quali le conseguenze effettive sull’informazione veicolata ai lettori tanto su Google News quanto sul servizio Discover.