Dopo la sconfitta per Google Shopping, l’azienda di Mountain View ottiene una vittoria per Google AdSense. Il Tribunale generale dell’Unione europea ha annullato la multa da 1,49 miliardi di euro inflitta il 20 marzo 2019 dalla Commissione europea. Quest’ultima potrebbe però “vendicarsi” con un’altra indagine.
Google evita la sanzione per AdSense
La sanzione è stata inflitta per violazione delle norme antitrust. Secondo la Commissione europea, Google ha abusato della sua posizione dominante sul mercato dell’intermediazione pubblicitaria online, imponendo tre clausole restrittive nei contratti sottoscritti tra il 2006 e il 2016 con i siti web che hanno impedito ai concorrenti di inserire su tali siti le proprie pubblicità collegate alle ricerche.
Il servizio sotto accusa è AdSense for Search. Consente agli editori dei siti che contengono motori di ricerca di mostrare inserzioni pubblicitarie collegate alle query online. Nei contratti ci sono tre clausole che limitano o proibiscono la visualizzazione di inserzioni dei servizi concorrenti, note come clausole di esclusività, posizionamento e autorizzazione (eliminate dai contratti nel 2016).
La Commissione ha imposto una multa di 1,49 miliardi di euro, combinando le multe per ognuna delle tre clausole. Il Tribunale generale ha annullato la sanzione (PDF), in quanto la Commissione ha commesso errori nella valutazione della durata delle clausole e non ha dimostrato che costituiscono un abuso di posizione dominante.
Un portavoce della Commissione ha dichiarato che esaminerà la sentenza e valuterà se presentare appello alla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Questo è invece il commento di Google:
Questo caso riguarda un sottoinsieme molto ristretto di annunci di ricerca inseriti in un numero limitato di siti web. Abbiamo apportato modifiche ai nostri contratti nel 2016 per rimuovere le disposizioni pertinenti, anche prima della decisione della Commissione. Siamo lieti che il tribunale abbia riconosciuto gli errori nella decisione originale e annullato la multa.